I quartieri di Da segnalare per una visita sono inoltre il palazzo barocco e i giardini di Tauride, fatti costruire da Caterina la Grande per il generale Liteyny e Smolny sorgono a est del centro, delimitati da un'ansa della Potemkin (quello della corazzata), il palazzo Sheremetyev, suggestivamente affacciato sulla Fontanka e sede del museo del teatro e della musica, e la Cattedrale della Trasfigurazione, dalle magnifiche dorature sia interne che esterne. Neva, dalla Fontanka e a sud dall'onnipresente Nevskiy Prospekt, e sono due tranquilli quartieri residenziali ricchi di musei, ma rappresentano anche il centro politico e diplomatico della città. L'istituto Smolny, costruito dal Quarenghi nel 1808, fu infatti la sede del potere del Soviet fino al 1934 e ancora adesso ospita l'ufficio del governatore della città. Nei dintorni dell'istituto sorge un grande monastero del quale fa parte la cattedrale di Smolny. Questa, costruita da Bartolomeo Rastrelli a metà del XVIII secolo, rappresenta una delle principali attrazioni della città grazie al suo stile barocco integrato a una moltitudine di cupole a cipolla in stile russo ortodosso e al suo caratteristico colore azzurro, il suo interno però risulta piuttosto spoglio ed austero.
I quartieri di Vladimirskaya e Vosstaniya sono invece situati a sud est del centro e hanno un aspetto più moderno, grazie anche alla presenza di vari centri commerciali. Punti di particolare interesse sono rappresentati dalla Vladimirskaya Ploschad, piazza dominata dall'omonima cattedrale costruita nel 1770 da Domenico Trezzini e dalla grande cupola dorata, dalla Vosstaniya Ploschad, grande e moderna piazza nei pressi della quale sorgono la Stazione Mosca, la più trafficata della città, e l'importante centro culturale di via Pushinskaya 10, e la piazza dedicata ad Alexandr Nevsky , patrono della città e punto di arrivo della via ad egli dedicata. Nei pressi di quest'ultima sorge infine il monastero Alexandr Nevskiy , il più antico della città, caratterizzato da un insieme di giardini, cimiteri monumentali (nei quali sono sepolti alcuni degli architetti italiani che hanno contribuito alla bellezza della città, come Rossi e Quarenghi) e chiese piccole e grandi, tra le quali la neoclassica cattedrale della Trinità nella quale vi sono le spoglie del santo.
I quartieri meridionali di San Pietroburgo, infine, hanno un aspetto totalmente diverso. Stalin voleva farne infatti il nuovo centro nevralgico della metropoli e, seppur in maniera incompleta, rappresentano ora una testimonianza della passata grandiosità sovietica. Viali molto ampi e costruzioni monumentali la fanno da padrone, contrapposte però nelle zone periferiche ai tutt'altro che piacevoli grandi casermoni ospitanti centinaia di unità abitative per il popolo. Gli spunti interessanti non mancano tuttavia neanche in questa zona, situati tutti lungo la direttrice Le attrazioni maggiori sono dunque: il Monumento agli Eroici Difensori di Leningrado, dedicato a coloro che hanno resistito all'assedio nazista e costituito da un grande obelisco circondato da statue di bronzo e da un anello anch'esso di bronzo, la pomposissima Casa del Soviet, un'enorme costruzione neoclassica tipica dell'architetttura stalinista, le Porte di Mosca, un arco di trionfo simile alla porta di Brandeburgo a Berlino, e la particolarissima chiesa gotica di Moskovsky Prospekt, la via principale della zona e una delle più importanti vie di accesso al centro anche per chi arriva dall'aeroporto.
Chesma, tutta a strisce verticali bianche.
La presenza del grande fiume e dell'intricata rete di canali fa si che vi sia nella città un gran numero di ponti ( most in russo), molti dei quali hanno un aspetto curioso o particolarmente innovativo. In particolare tutti i ponti sulla Neva, tranne l' Obukhovsky Most che è uno dei più nuovi, sono levatoi e vengono sollevati ogni notte per permettere il passaggio delle imbarcazioni più grandi (col rischio di non poter tornare a casa fino alla mattina se si è fatto festa fino a tardi sulla riva sbagliata della Neva). Tra i ponti sul fiume si segnalano in particolare per la loro architettura avveneristica il Balsheokhtinsnky e l' Alexandra Nevskogo, entrambi situati nei quartieri orientali. I più curiosi ponti sui canali sono invece:
Anichov, situato dove la Nevskiy Prospekt attraversa la Fontanka, caratterizzato da quattro sculture, una per angolo, raffiguranti un uomo che cerca di domare un cavallo
Lomonosova, ponte sulla Fontanka caratterizzato da quattro torri contenenti un meccanismo che permette il sollevamento della parte centrale del ponte.
Panteleymonovsky, ponte sulla Fontanka situato in prossimità della confluenza con la Moyka e caratterizzato da lampioni sormontati da aquile a due teste e stemmi sulle balaustre.
Bankovsky, situato sul canale Griboedov e ornato da grifoni dorati dalle cui bocche fuoriescono dei cavi che contribuiscono alla stabilità della struttura. E' forse il più fotografato della città e sembra che toccare contemporaneamente entrambe i grifoni di una coppia porti fortuna.
Lviny, ponte pedonale sul canale Griboedov nei pressi del teatro Mariinsky, caratterizzato da due coppie di leoni agli estremi.
Inzhenerny, ponte sulla Moyka ricco di ornamenti.
I dintorni di San Pietroburgo sono ricchi di attrazioni turistiche, costituite in particolare dalle grandiose ville degli zar o da villaggi medioevali, raggiungibili in treno o in autobus per una piacevole scampagnata giornaliera nella campagna russa.
Il grandioso complesso consta di tre parchi-giardino: il giardino superiore, molto ben curato, e il grande parco di Alessandra, un vero e proprio bosco, sono ad ingresso libero, mentre per la visita del parco inferiore, l'attrazione maggiore del luogo grazie alle molte favolose fontane, al viale d'acqua e alla cascata grande (un complesso di 140 fontane su vari livelli), bisogna acquistare un biglietto. Sparsi tra gli alberi e le fontane vi sono vari palazzi (tutti con biglietto di ingresso a parte) adibiti a musei tra i quali spiccano il Palazzo Grande, costruito da Rastrelli e dagli interni sfarzosi con mobili, quadri e candelabri originali, e i più piccoli Villa Monplasir e Palazzo di Caterina.
Altre escursioni dello stesso tipo sono quelle che portano ai complessi di Pushkin, dove circondato da laghetti, giardini e residenze minori spicca il sontuoso Palazzo di Caterina (in stile barocco e dagli interni ed esterni ottimamente restaurati), e Pavlovsk, comprendente un grande parco boscoso ricco di laghetti e padiglioni e il Palazzo Grande (anche questo sapientemente restaurato).
La città è ricca di alloggi di ogni tipologia e prezzo, dai quali è quasi sempre possibile raggiungere i luoghi di maggior interesse senza troppa fatica grazie alla buona rete di trasporti che serve la zona centrale della metropoli. Al tempo noi alloggiammo presso l' Apart hotel Nevskiy 78, in ottima posizione all'incrocio tra la Prospettiva Nevskiy e Liteyny Prospekt, a un passo dalla Fontanka.
Mangiare non è sicuramente un problema visto che la città pullula di ristoranti che offrono cucina di ogni parte del mondo, anche se in un buon ristorante il prezzo difficilmente sarà inferiore ai 30 euro a persona. Quelli provati sono stati: il Chi volesse spendere un pò di meno e gustare qualche pietanza tipica come il Terrassa, che si segnala per l'ambientazione elegante e la cucina creativa, ma soprattutto che per la collocazione sulla terrazza di un raffinato palazzo di fronte alla Cattedrale di Kazan; il Baku, ovvero cucina azera dentro ad un locale che sembra una moschea; e il Borsch (la zuppa di barbabietole), il manzo alla Stroganoff, le Bliny (crepes) o una tra le variegate insalate, può andare in uno dei ristoranti della catena Yolki Palki, oltre che nei chioschi Teremok, presenti un po' ovunque e che offrono Bliny farcite in tantissimi modi. Menzione speciale va infine ad un forno/tavola calda situato in Nevskiy Prospekt 78, aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, nel quale potrete trovare pane e prodotti da forno freschi sia dolci che salati, torte, piatti di gastronomia locale caldi e freddi, birra alla spina e caffetteria, dove per pochi rubli potrete fare colazione, pranzo (anche a portar via grazie ai numerosi pani salati ripieni di verdure, patate o carne), cena e anche uno spuntino notturno di ritorno da una serata alcolica in uno dei numerosi locali notturni del centro (non so se sia ancora aperto, ma passando da quelle parti vale la pena dare un'occhiata). Kavkaz, che serve una buona cucina armena.
San Pietroburgo è una città molto viva e attiva, dove il fermento sociale e culturale è sempre in movimento in ogni stagione, e ciò si riflette una vita notturna piuttosto sfrenata in tutte le stagioni e ovviamente soprattutto in estate. La Prospettiva Nevskiy e i suoi immediati dintorni, ma non solo, pullulano di bar, pub, club (anche parecchio eleganti e costosi), discoteche e locali vari dove ballare, bere e ascoltare musica dal vivo.
Dumskaya Ulitsa è una stradina che costeggia il centro commerciale Gostiny Dvor ed è piena di localetti, il Fidel su tutti, un bar dove frotte di ragazzi, anche stranieri, ballano musica alternativa fino alle sei di mattina anche in mezzo alla settimana. Nella Konyushennaya Ploshchad invece, la piazza accanto alla Cattedrale del Sangue Versato, si affacciano due locali, il Mod e l' Achtunug Baby che propongono musica dal vivo. Il Griboedov, nel quartiere Vladimirskaya, è una discoteca, che propone spesso anche concerti e spettacoli vari, con la particolarità di essere stata ricavata da un bunker antiatomico.
Da segnalare infine che, le strade del centro, anche quelle meno trafficate, sono piuttosto sicure, visto anche il gran numero di ragazze (peraltro in altissima percentuale bellissime e curatissime, anche la mattina per andare a fare la spesa) che girano da sole o in coppia anche a notte fonda.