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San Salvatore di Spoleto, sito Unesco, in una mostra fotografica all'aeroporto dell'Umbria

Creato il 05 aprile 2012 da Berenice @beneagnese

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È stata inaugurata ieri all’aeroporto Internazionale dell’Umbria “san Francesco” la mostra fotografica “Luci ed ombre a San Salvatore” di Emanuela Duranti, dedicata al bellissimo tempio di San Salvatore in Spoleto che dallo scorso anno è entrato a far parte dei siti dell’Umanità Unesco.

Tanti i passeggeri in transito all’aeroporto che hanno subito colto l’occasione per visitare l’esposizione. Tante anche le autorità che hanno partecipato all’inaugurazione.

La Basilica di san Salvatore, che sorge presso il Cimitero di Spoleto e il complesso di san Ponziano, fu edificata nel IV secolo probabilmente sul luogo di un tempio romano e rappresenta un raro esempio di architettura paleocristiana. L’originaria dedicazione ai santi Concordio e Senzia, nel VII secolo fu cambiata in quella di san Salvatore dopo la ristrutturazione operata dai Longobardi,. La Basilica presenta una suggestiva facciata con tre portoni sovrastati da tre finestre e all’interno le navate sono ancora in numero di tre, con numerose colonne doriche e corinzie.

La mostra fotografica presentata all’aeroporto dell’Umbria fortemente voluta dal Comitato Promotore Club Unesco Spoleto, rappresenta, non soltanto un’occasione importante per far conoscere il sito UNESCO presente a Spoleto, ma anche un punto d’inizio per una serie di attività che vedranno coinvolto l’Aeroporto internazionale dell’Umbria, oltre che come luogo di arrivo e partenza, come contenitore privilegiato di una serie di iniziative volte a valorizzare un territorio ricco di arte, di bellezze naturali, di cultura gastronomica.

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Questo, in sintesi, quanto hanno sottolineato l’Assessore della Provincia di Perugia Donatella Porzi, l’ingegner Mario Fagotti, presidente della SASE, la società che gestisce l’aeroporto e l’assessore del Comune di Spoleto Giancarlo Cintioli. Al taglio del nastro ha presenziato anche il Sindaco di Assisi Claudio Ricci che è anche Presidente delle Città –Siti Italiani UNESCO. All’aeroporto San Francesco di Assisi sono giunti per l’inaugurazione della mostra i presidenti dei Club UNESCO di Foligno Valle del Clitunno Gabriella Righi e di quello di Perugia Gubbio, Gianfranco Cesarini. Tra il pubblico presente in sala, il decano dei giornalisti spoletini Sandro Morichelli, l’architetto Davide Manni studioso della Basilica di San Salvatore ed anche operatori del settore turistico, a rimarcare l’interesse che l’ iniziativa sta suscitando negli addetti ai lavori.

Il presidente del Comitato Promotore Club Unesco Spoleto, Gianfranco Ciarletti, ha aperto la conferenza stampa con la voce un po’ rotta dall’emozione ed ha espresso tutta la sua personale gratitudine e di tutti i membri del Comitato per il sostegno che le Istituzioni, sia quelle presenti che quelle assenti, hanno voluto dare all’iniziativa. L’esposizione ha, infatti, il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Spoleto, del Comune di Perugia, di Assisi, dei Club Unesco di Foligno Valle del Clitunno e di Perugia Gubbio. Contributi sono venuti anche dalla Spoleto Crediti e Servizi e dalla Confesercenti di Spoleto. Un’iniziativa dunque, che mette in gioco in maniera sinergica le istituzioni, le imprenditorialità e le potenzialità umane dell’artista. Potenzialità umane che vengono a manifestarsi attraverso le foto di Emanuela Duranti, per mostrare un luogo ricco di storia e di misticismo che merita di entrare a far parte del Patrimonio dell’Umanità. Foto che sono state realizzate aspettando il rivelarsi delle immagini senza l’uso di artificiosità, ma aspettando, dice Emanuela, che il cielo fosse perfettamente sgombro di nubi, facendo sì che l’azzurro, arrivasse alla pietra attraverso i finestroni della Basilica, riflettendo quei dettagli che l’occhio umano, non avvezzo all’oscurità del luogo difficilmente riesce a percepire. Sono scatti che colgono i dettagli, ma che danno l’immagine dell’intero, perché percorrendone con l’occhio i contorni, si viene portati al di fuori del confine della stampa fino a ricostruire l’intera colonna, il capitello, il dipinto, la Basilica nella sua interezza. A sottolineare la misticità, ma anche la sinergia delle arti, la lettura delle sue poesie da parte della poetessa Cristina Antonini, ispirate dalla Basilica Longobarda, mentre il flauto traverso di frà Gianicola accompagnava la lettura dei versi. La mostra si concluderà il 4 maggio 2012.


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