It took us a rainy day to go and explore the town of San Sperate, that at first doesn’t look like anything interesting, if you don’t know about its numerous artists and you don’t push yourself into the little lanes.
We actually went there because my dad is a big fan of a sculpturer residing in San Sperate: Giampaolo Mameli. I’ll tell him about him and his craftsmanship in a separate post.
Here 8 reasons to visit San Sperate:
1. Loose yourself, or better follow the different coloured path, in the little lanes and admire the diverse collection of “murales”. You’ll find some of them are really astonishing and will capture your interest completely!
“Murales” San Sperate (Photo credit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
2. Have lunch at Trattoria-Pizzeria “Da Ada” for a local, delicious experience. I have now discovered it’s among the 20 hidden trattorias to try at least once by “Corriere della sera”, a national newspaper.
The choice is varied, but I’d suggest:
– the “insalata catalana”, a salad with chopped fish, onions, tomatoes and condiments.
– the unusual salad with celery, apples, pistachios and sprinkled cocoa powder
– the “pecorino arrosto, the grilled typical sheep cheese, just to die for!
“Insalata catalana” @ Da Ada ristorante, San Sperate (Photo credit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
3. Meet with the artists, as for example we met the sculpturer Giampaolo Mameli and we spent the afternoon with him
Two dishes (Centrotavola) by artist Giampaolo Mameli, San Sperate (Photo credit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
4. Stop for a sweet snack at Pasticceria Collu, a producer of local treats that unfortunately we were too full to try ourselves, but highly recommended by a local we met
“Murales”, San Sperate (Photocredit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
5. Indulge in conversation with the locals. They are really kind, nice people to talk to and might even reveal you a hidden secret
Traditional shop, San Sperate (Photo credit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
6. Visit the sculpture garden, well highlighted on the town map
“Murales” and light playing with the rain, San Sperate (Photocredit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
7. Try the craft beer from San Sperate: Terrantiga. We had the honey one, pretty good, but you also try the juniper and the peach one
Honey craft beer “Terrantiga”,, San Sperate (Photo credit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
8. Eat the famous peaches from San Sperate
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Light after the rain on wall art in San Sperate (Photo credit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
Ci e’ voluta una giornata molto variabile per portarci a visitare San Sperate. All’inizio non sembra niente di che, solo fino a quando non si scoprono i suoi artisti e non ci si spinge nelle sue viette.
Ci siamo andati in realta’ perche’ mio padre voleva conoscere e vedere altre opere di uno scultore sardo che ama da tempo e che vive e lavora a San Sperate: Giampaolo Mameli. Ne parlero’ in un altro articolo.
Ecco almeno 8 ragioni per visitare questa cittadina:
1. I “murales” – perdetevi nelle viette, o meglio seguite il percorso delle strade colorate (segnate anche sull’asfalto), per ammirare i diversi murales o affreschi di ogni tipo sparsi per San Sperate. Alcuni sono veramente sorprendenti, ma ognuno comunque sapra’ regalarvi un’emozione!
“Murales” in San Sperate (Photo credit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
2. Pranzo alla Trattoria-Pizzeria “Da Ada“ per un pranzo delizioso tra i locali che lo frequentano abitualmente. Ho poi scoperto che e’ stata inserita dal “Corriere della sera” tra le 20 trattorie nascoste da provare.
La scelta e’ ampia, ecco cosa abbiamo provato:
– l'”insalata catalana”, un’insalata di pesce sfilettato condito con un intingolo a base principalmente di pomodori, cipolla
– l’insolita insalata di sedano, mele, pistacchi e cacao spolverato sopra
– il pecorino arrosto, semplicemente squisito!
Roasted pecorino, “Da Ada” Ristorante, San Sperate (Photo credit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
3. Incontrare gli artisti – per esempio abbiamo incontrato e passato parte del pomeriggio con Giampaolo Mameli.
“Edicola” outside an artist shop, San Sperate (Photo credit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
4. Fare merenda alla Pasticceria Collu, un biscottificio che produce dolcezze locali, che purtroppo non abbiamo provato causa pranzo abbondante, ma altamente raccomandato da una persona che abbiamo incontrato.
My reflection (Photocredit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
5. Fermarsi a conversare con i locali – non ha prezzo! Sono molto gentili, oltre che simpatici, desiderosi di farvi conoscere il paese e dintorni e darvi consigli!
Decorated Door (Photocredit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
6. Visitare il giardino delle sculture, ben indicato sul depliant del paese, per esempio disponibile da Ada.
Light after the rain in San Sperate (Photocredit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
7. Provare la birra artigianale di San Sperate: Terrantiga – Noi abbiamo provato quella al miele, ma si possono provare anche quella al ginepro e alla pesca.
“Murales”, San Sperate (Photocredit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
8. Provate le famose pesche di San Sperate.
“Murales”, San Sperate (Photocredit: http://www.lavaleandherworld.wordpress.com)
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