Come pre-annunciato: lo studio (pur preliminare) su San Tommaso quale ‘fonte’ per i Documenti del Concilio Vaticano II ha dato risultati interessantissimi che ne mostrano la sostanziale IRRILEVANZA teoretica e concettuale: nessuna delle sue 39 citazioni lo vede come vera ‘base’ per affermare alcunché! Spesso, anzi, lo si cita addirittura ‘contro’ il suo stesso pensiero… ma lo si cita ‘di principio’ ed ‘a priori’ all’interno di un modo di procedere ancora ‘devoto’ ai ‘giganti’ del passato…
Il dato, invece di rilievo davvero notevole sta nel raffronto tra San Tommaso e Sant’Agostino quali ‘referenti’ del Magistero vincolante della Chiesa cattolica: San Tommaso ‘prevale’ SOLO in corrispondenza della c.d. “crisi modernista” (ampliata ai suoi prodromi): i soli secoli XIX e prima metà del XX. Prima e dopo tale periodo di circa un secolo e mezzo la sua ‘preminenza’ in factis è ben lungi dall’essere dimostrabile. Un approfondimento, anche superficiale, mostra molto bene che la sua importanza è strategica nel sostenere le ‘possibilità’ della ragione a fianco ed in collaborazione della fede, in un bilanciamento che esclude a priori la prevalenza e dialettica dell’una rispetto all’altra… In questo San Tommaso è ancora un ‘modello’ anche epistemologico…
Per li slides che mostrano ciò: http://gherripaolo.eu/gherri-tommaso.pdf