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Sana (e repressa) voglia di cucinare

Da Meringhe
Ecco cosa succede se si è costretti a stare troppe ore al comuputer quando invece si avrebbe solo voglia di sporcarsi le mani di farina e impastare e infornare e modellare e soffriggere e annusare  e controllare lente lievitazioni e assaggiare.
 Sana (e repressa) voglia di cucinarebudino all'arancia
Progetto: decido cosa preparare, inizia la fase di elaborazione. Penso agli ingredienti indispensabili e agli utensili, me li procuro, visualizzo il piatto finito, il suo sapore, organizzo il tempo, mi prefiggo un obbiettivo. 
Sana (e repressa) voglia di cucinare
insalata di quinoa con legumi verdi


Manipolo: inizia il processo di trasformazione: taglio, pulisco, affetto, affondo le mani nell'impasto, pulisco, sviscero, sminuzzo, affetto. Metto in atto tutte quelle procedure che implicano manualità e contatto con la materia.
Sana (e repressa) voglia di cucinarecrema di carote e finocchi
Trasformo/creo: E' il culmine dell'atto di cucinare. L'alchimia, la trasformazione da ingrediente a piatto finito si attuano nel passaggio da crudo a cotto, lo stesso passaggio che in epoca remota ha sancito l'evolversi dall'era primitiva a quella civilizzata. E' proprio il processo di cottura permesso dalla scoperta del fuoco che innesca il concetto di società civile. Cuocio le materie e gli ingredienti e metto in atto la magia. Creo. L'opera è compiuta, il piatto è finito, il processo creativo terminato. Ho portato a termine un progetto, la mia autostima cresce.
Sana (e repressa) voglia di cucinare
zuppa di zucca allo zenzero
Assaggio: questa modalità del fare legata alla cucina è uno dei processi che consentono la verifica immediata dei risultati: l'assaggio. Vivo un coinvolgimento totale dei sensi che culmina con quello del gusto e se l'assaggio avviene con l'Altro ho un immediato ritorno emotivo che di solito è positivo e gratificante. 


le fasi dell'azione del cucinare sono tratte da Cucinoterapia di Roberta Schira, Salani 2008   

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