Life is Feudal punta a fondere il meglio del meglio dei generi sandbox, MMO e simulazione medievale
Negli ultimi anni gli sviluppatori indipendenti sono tornati prepotentemente alla ribalta sfruttando i finanziamenti dal basso, i tool di sviluppo sempre più accessibili e la mancanza di innovazione, grosso tarlo delle mega produzioni che spesso e volentieri non possono permettersi di osare troppo a causa dell'enormità degli investimenti che richiedono. Ma nel mondo del crowdfunding osare è proprio quella cosa che garantisce attenzione ed è questo il caso di Life is Feudal, un sandbox medievale che ci accoglie con una colonna sonora alla Braveheart e si prefigge di creare un vero e proprio spaccato di vita medievale con tanto di coltivazioni realistiche, ecosistema sociale complesso e mazzate a profusione.
Non parliamo dell'ennesimo Minecraft ma di un titolo che punta al realismo visivo e che, spingendo tutto al massimo, riesce a mettere in crisi anche una configurazione hardware di fascia alta. Sia chiaro, non ci troviamo ancora di fronte a un comparto grafico particolarmente rifinito ma il Torque 3D, il motore targato GarageGames, ha i suoi punti di forza e riesce a mostrare su schermo un numero incredibile di alberi, acqua accettabile con riflessi visibili a enorme distanza e modelli animati maluccio ma piuttosto buoni. Il tutto, tra l'altro, è supportato da impostazioni complesse che permettono di tarare al millimetro gamma, effetti, distanze visive e persino la vividezza dell'immagine. Niente male per una versione alfa sbucata dal crowdfunding, anche se in questo stadio dello sviluppo quello che ci interessa non è la pesantezza del motore, dovuta anche alla scarsa ottimizzazione del codice. Quello che ci intriga maggiormente sono la complessità del gameplay e le promesse degli sviluppatori, una serie di meccaniche decisamente interessanti che hanno convinto un gran numero di giocatori e consentito alla versione Early Access di Life is Feudal di debuttare al primo posto nelle classifiche di vendita di Steam.twittalo! Life is Feudal è un sandbox medievale che mira molto in alto
La versione attualmente disponibile di Life is Feudal è denominata Your Own ed è una sorta di Minecraft in chiave medievale reso disponibile prima della versione MMO, in modo simile a quanto fatto da Sony con Landmark rispetto a Everquest Next. I server ospitano un massimo di 64 giocatori, le mappe hanno un'estensione di tre chilometri quadrati e dal titolo mancano elementi come assedi, grandi battaglie e fazioni. Tutte possibilità che troveremo nella versione MMO di un gioco che, per ora, possiamo solo intravedere esplorando le meccaniche di base. Queste, comunque, sono piuttosto complesse. Il combattimento è in stile Mount & Blade, simulato e senza alcuna mira automatica, mentre il sistema di alchimia è dichiaratamente ispirato a quello di Oblivion. L'interfaccia e le abilità che salgono con l'utilizzo ricordano invece Ultima Online mentre la possibilità di creare tunnel riporta inevitabilmente Minecraft. Ma Life is Feudal non si limita a trarre ispirazione dal passato e include alcune novità come la prospezione del terreno per valutarne la composizione oltre a chicche come la possibilità di strappare dei rami dagli alberi per creare un fuocherello in modo rapido e indolore.
Non mancano inoltre diversi tipi di ferita, fratture incluse, e la salute del personaggio è legata anche al cibo, la cui qualità dipende sia dalla bontà degli ingredienti sia dalla complessità delle ricette. Stiamo parlando, in sostanza, di un sandbox hardcore, uno di quelli in cui un lupo abbatte un uomo in men che non si dica, un gioco in cui neve e fango rallentano il personaggio, uno di quei titoli che includono un sistema di coltivazione e raccolta realistico, con tanto di influenza climatica e concime recuperabile direttamente dalle proprie stalle, senza correre alcun rischio di diventare una simulazione di vita campagnola. Il contadino, infatti, non è mai al sicuro. In Life is Feudal tutto può essere rubato e sarà così anche nell'MMO che includerà, come abbiamo anticipato, gilde, fazioni, conquiste, distruttibilità delle strutture e un complesso sistema per la reputazione. Tra le promesse c'è anche quella di rendere un crimine l'infrazione di proprietà privata, consentendo alla vittima di attaccare chi ha messo piede nel suo dominio. Con questo in mente non è difficile immaginare ronde lungo i confini del territorio della propria gilda onde evitare spiacevoli sorprese, furti e aggressioni. Ma sarà possibile anche dare la caccia ai cosiddetti "player killer" il cui status di criminali perdurerà lasciandoli in balia dei giustizieri. Questo sempre che gli assassini non siano parte di grosse organizzazioni e a quel punto l'unico esito possibile sarà una battaglia di grandi dimensioni che potrebbe anche sfociare in un bel assedio. A quel punto saranno piuttosto utili gli urli di guerra e i suggerimenti delle formazioni. Comandi già implementati nel titolo ma chiaramente studiati per consentire ai comandanti di gestire grossi gruppi senza dover necessariamente ricorrere a una chat vocale. Per ora, invece, un canale Team Speak può tranquillamente contenere l'intera popolazione di un server. Molti di questi, tra l'altro, hanno vita breve essendo caricati su normali PC da gioco che spesso vengono spenti durante la notte. Ma ci sono anche server permanenti, molti dei quali piuttosto popolati e caratterizzati da impostazioni che eliminano gli animali selvatici o velocizzano notevolmente la crescita del personaggio, la perforazione del terreno e le coltivazioni permettendo a tutti di entrare nelle dinamiche del server in tempi relativamente brevi. Anche in questo casi Life is Feudal resta comunque un titolo piuttosto macchinoso, e c'è il rischio che risulti fin troppo ostico per diversi giocatori, ma d'altra parte è già oggi intrigante per chi apprezza meccaniche complesse, personaggi da plasmare con pazienza e interfacce completamente custom. Life is Feudal - Trailer promozionale