L'amico Sandro Cabrini a Firenze, al Museo Marcello Tommasi
Sandro Cabrini
Archetipi del sogno: la danza
MUSEO MARCELLO TOMMASI
già Atelier di Benvenuto Cellini
Firenze, Via della Pergola 57
8 ottobre - 8 novembre 2015
inaugurazione
giovedì 8 ottobre, ore 18
comunicato
stampa, 5.08.2015
Un
percorso tra reale e onirico, raccontato da sagome umanizzate - figure
emblematiche dell’espressione artistica di Sandro
Cabrini - è la mostra antologica “Archetipi
del sogno: la danza”, aperta al pubblico dall’8 ottobre all’8 novembre al
“Museo Marcello Tommasi già Atelier di Benvenuto Cellini”.
L’esposizione,
che si snoda nelle sale interne e nel giardino antistante il Museo, presenta un
corpus di 40 opere, realizzate dal 1970
ad oggi, fra cui sculture, installazioni, opere su carta, su tela, video e numerosi inediti.
Il
file rouge che lega questi lavori è
la rappresentazione stilizzata dell’uomo, dai tratti semplici e lineari, una
presenza costante resa con l’utilizzo di diverse tecniche e materiali: da
sculture in ferro o legno, a opere in carta o su tela.
Le
sculture Dance e Dance in the ballroom del 2013 realizzate in ferro arrugginito,
sottolineano il tema della mostra legato alla danza, attraverso figure che evocano
un movimento armonico in uno spazio indefinito. Scenari analoghi vengono
riproposti nei collage su carta di cotone indiana Moon e Garden del 2012, dove
le numerose sagome ondeggianti e dalle tinte primarie, si stagliano sul foglio,
creando un forte impatto visivo e riconducendo ad una dimensione ovattata,
legata al sogno.
Di
estrema delicatezza e forza sono le opere realizzate nel 2015, bassorilievi in
carta, Masquerade, Chorus, Backstage, che nuovamente vedono protagonisti soggetti stilizzati
che danno vita a dinamiche coreografie.
L’originalità
del lavoro di Sandro Cabrini emerge nel trasmettere una molteplicità di significati
e di riflessioni, partendo dalla ripetizione di una forma - sola o in gruppo,
statica o danzante -, che assume un aspetto poetico, misterioso, rassicurante e
ironico.
Un’espressione
di estrema semplicità, che racchiude al contempo, riflessioni sull’uomo, sul
rapporto con il mondo circostante, sulla società umana e sugli stati d’animo.
La
poetica dell’artista è chiaramente sintetizzata nel testo critico di Maurizio
Vanni che afferma: “Cabrini non si
preoccupa di interpretare le proprie lucide visioni surreali, ma cerca nella
totale libertà espressiva quei flussi di energia cerebrale che, unite alla
fantasia e a un personale humour, coinvolgono lo spettatore in un processo
consapevole di conoscenza e auto-conoscenza. Di fronte alle sue strutture in
bassorilievo e alle sue istallazioni, è possibile perdere il senso del
quotidiano ritrovandosi a fantasticare in mondi assurdamente possibili”.
Accompagna
la mostra un catalogo con testi critici e opere che ripercorrono la carriera
artistica di Sandro Cabrini.
Cenni
Biografici
Sandro
Cabrini nasce a Milano nel 1948, si diploma al Liceo Artistico di Brera e nel
1975 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Dal 1968 si dedica
alla pittura e alla creazione di una particolare forma di espressione
simbolica. Tra il 1995 e il 2000 compie diversi viaggi di studio negli Stati
Uniti e in Inghilterra, e nello stesso periodo è invitato a svolgere
un’attività didattica presso l’Università IULM di Milano, in cui approfondisce
i temi della scrittura alfabetica e dei simboli. Nel 2009 viene invitato a San
Pietroburgo a svolgere un Master Class sulla sua attività pittorica. Nel corso
della sua carriera artistica espone con mostre personali e collettive in Italia
(Milano, Torino, Orvieto, Lucca, Genova, Grosseto, Pordenone) e all’estero (Chicago,
Houston, San Pietroburgo, Ginevra, NewYork, Miami, Seoul, Hong Kong, Shanghai).
Alcune
sue opere sono esposte in permanenza presso: la Civica Raccolta del disegno di
Salò, Ospedale di Circolo Macchi di Varese, il Parco delle Sculture
dell’Idroscalo di Milano con una scultura realizzata per Expo, il Yeoung Museum
of Contemporary Art - Gwang-Ju di Seoul - Sud Corea e il Chang Lian a Shanghai -
Cina. www.sandrocabrini.com
Museo
Marcello Tommasi
Il
Museo Marcello Tommasi già Atelier di Benvenuto Cellini è uno spazio che
affonda le proprie radici nelle vicende artistiche di Firenze di cinque secoli
fa. Era infatti il luogo dove Benvenuto Cellini (1500-1571) fuse l’aitante
Perseo che mostrava orgoglioso la testa di Medusa dalla Loggia dei Lanzi, in
Piazza della Signoria. Nei primi anni settanta il laboratorio, che durante il
corso dei secoli vide l’alternarsi di artisti e artigiani, fu acquistato dallo
scultore e pittore Marcello Tommasi, che ne fece il suo studio per quasi
quarant’anni, lasciando una ricca collezione di marmi, gessi, bronzi, disegni,
bozzetti, dipinti e incisioni.
Lo
studio è stato di recente recuperato, grazie a un lavoro di restauro
conservativo e di archiviazione delle opere custodite al suo interno,
lasciandoil più possibile integri
architetture, suddivisione degli ambienti, disposizione degli arredi.
Oggi
lo spazio, gestito dalla nipote di Marcello Tommasi, Francesca Sacchi Tommasi,
offre una ricca programmazione mostre ed eventi culturali. www.etraeventsfirenze.it
Coordinate mostra
Titolo Sandro Cabrini. Archetipi del sogno:
la danza
Sede Museo Marcello Tommasi già Atelier
di Benvenuto Cellini
Via della Pergola 57 -
50151 Firenze
Date 8 ottobre - 8 novembre 2015
Inaugurazione giovedì 8 ottobre, ore 18
Orari martedì - sabato dalle 15 alle 19
Info pubblicotel. 055
3860357 -[email protected]
Ufficiostampa mostra
IBC Irma Bianchi Communication
Tel+39 02 89404694 - [email protected]
testi e immagini scaricabili da
www.irmabianchi.it