Sangue e audience.

Creato il 05 giugno 2015 da Cristiana

Sangue. Viviamo un tempo che vuole il sangue e lo vuole subito. Come se fossimo tornati bestie. Sputiamo su un ragazzo rom liberato dalla giustizia di una democrazia come se fossimo ai tempi della legge del taglione, non approfondiamo notizie, ci fermiamo ai titoli dei giornali e cominciamo a linciare qualcuno per un virgolettato, senza leggere il contesto perché è troppo faticoso. Vediamo la monnezza per terra a Roma e diamo colpa ad un sindaco che ha chiuso una discarica che stava avvelenando Roma. Ci lamentiamo dei camion bar e non ci siamo accorti chi c’è tra gli arrestati dell’ultimo giro a Roma. Facciamo una trasmissione sui gay e invitiamo medici che che guariscono i gay, gay con un problema di omofobia interiorizzata, omofobi che hanno fatto carriera diffondendo stupidaggini, come se si invitasse Hitler a parlare di ebrei, come se Rosa Parks si dovesse confrontare con un sudafricano bianco degli anni sessanta. Fate parlare le nostre famiglie, non gli aguzzini mediatici, i mandanti della violenza, i lugubri del non amore. Audience. L’Audience è il nuovo sangue di questa società che sta perdendo umanità. Ci cadono tutti. Giornalisti. Politici. Tutti. E lo so che questa perdita di umanità è figlia della crisi, dell’impazienza, della mala politica. Non lo nego. Ma i totalitarismi si annidano in questa cessione di intelligenza alla pancia il novecento è un monumento a quella cessione. Non dobbiamo cedere. Non dobbiamo sputare. Non dobbiamo disperare. Non dobbiamo, maledizione, mollare.


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