Magazine Cinema

Sangue facile di Zhang Yimou

Creato il 11 giugno 2012 da Alexdiro
Sangue facile di Zhang Yimou (nelle sale italiane dal 28 maggio e in streaming gratuito sul sito di MyMovies)
Bizzarra scelta quella di Yimou. Di solito, si assiste al tragitto opposto, ovvero americani che fanno remake di film stranieri, asiatici o europei che siano. E ancora più insolito, di solito sono opere secondarie e che non riguardano importanti registi. Eppure questa volta, il maturo cineasta cinese si mette a rifare in salsa di soia, un'opera prima degli allora acerbi fratelli Coen. Nel 1984 il duo si affacciava con un noir che lasciava già pregustare l'abilità dei fratelli sia nella regia che nella scrittura. Blood simple era una piccola perla intrisa di dialoghi geniali e scelte registiche mirabolanti.
Yimou alla sua sedicesima regia (il film è vecchio di due anni, intanto ha già sfornato due nuovi film tra cui The flowers of war con Christian Bale. Come al solito l'Italia, ma non credo l'unica in questa occasione, vive come su un pianeta lontano anni luce, dove alcune cose arrivano con un ritardo fastidioso) deve essere rimasto folgorato dalla vicenda ma fa alcune modifiche importanti. Prima di tutto ambienta tutto in un passato non specificato, ma crediamo almeno nel diciassettesimo secolo, invece della contemporaneità dei Coen e poi, da molta più importanza a uno dei protagonisti della vicenda, il poliziotto, che nella precedente versione era un semplice detective privato.
Ma andiamo con ordine. Wang è il prorpietario di una locanda in mezzo al nulla. E' uno stronzo che non paga i suoi dipendenti e che maltratta la moglie, comprata dieci anni prima, la quale lo tradisce con Li, cuoco del posto. Dopo che la donna ha comprato una pistola da un mercante straniero, decide, in un pirmo momento, di uccidere il marito per poter stare da sola con il suo amante, poi invece si acconetnta di chiedergli il divorzio. Wang scopre il recente acquisto, informato da un dipendente, e medita una vendetta. Assume Zhang, un poliziotto, per confermargli i suoi timori che la moglie lo tradisca con Li. Una volta scoperta la tresca, da ordine di ucciderli, sotto lauta ricompensa. Ma qui tutto prende una piega diversa. Il sibillino Zhang fingerà di ucciderli per intascare i soldi e accusare qualcun'altro. Andrà tutto liscio?
Era una black comedy, molto black e poco comedy e diventa una comedy tipicamente asiatica che prende una strada inaspettata verso un dramma molto crudo. Se i Coen sono maestri nel mixare al meglio i due generi senza perdere la misura, la cosa non riesce all'esperto Yimou che sbaglia le dosi. Prima inserisce personaggi troppo buffi e caricaturali, come il ciccione dentuto (e il doppiaggio italiano di certo non aiuta a drammatizzare), dialoghi infantili e sequenze da screwball comedy e poi cambia totalmente registro a un terzo di film, trasformandolo in un noir schiacciato da un'alone di morte. Il cambio è repentino e troppo violento. Ma produce anche tre quarti d'ora o più di cinema muto, dove i dialoghi scompaiono e la fanno da padrone solo gli spari, le lame e gli urli strozzati. E' una parte centrale di film tutta in notturna, fenomenale, che dimostra tutta la bravura del regista (che non sempre dimostra nei suoi film), scritta magnificamente e seppur molto diversa da quella coeniana non le è inferiore per nulla.
Qui c'è il picco del film ed è quella che la trasforma da un remake bizzarro a un'ottima versione e visione artistica. I costumi e gli splendidi e surreali paesaggi fanno il resto, insieme al bravissimo Honglei Sun, apprezzatissimo attore in patria.
In definitiva è quindi un buonissimo film, che non regge il paragone con l'originale anche per via della sua spiccata e speziata forma, ma che si lascia guardare e lascia qualcosa. Yimou quando non deve per forza fare retorica ma solo spettacolo, è al suo meglio.
Voto 7
Il Monco

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • The Green Inferno – Nuovo trailer e conferma della release italiana per il 24...

    Nessuna buona azione resterà impunita. Così recita il nuovo trailer italiano di The Green Inferno, film diretto da Eli Roth, che non altro che è un omaggio al... Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • It follows

    follows

    Devo chiedere a qualche esperto come mai arrivo sempre in ritardo nel vedere le cose, nonostante nel mondo reale spacco il minuto con la mia puntualità. Leggere il seguito

    Da  Jeanjacques
    CINEMA, CULTURA
  • The Take

    Take

    Quando i film si fanno ad episodi.Da queste parti ci sono almeno due sicurezze:1. Gli inglesi ci sanno fare meglio di tutti nelle serie TV2. Tom Hardy è un... Leggere il seguito

    Da  In Central Perk
    CINEMA
  • Master Blaster al Fantafestival

    Master Blaster Fantafestival

    La camera delle bestemmie, colonna sonora : Freaks in uniform delle Horropops.La mia vita è caotica, chi mi conosce lo sa benissimo. Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • No Mercy ( 2010)

    Mercy 2010)

    Un cadavere orrendamente mutilato viene trovato da una birdwatcher e dal suo amico nascosto malamente in riva al fiume. Gli arti e la testa sono stati separati... Leggere il seguito

    Da  Bradipo
    CINEMA, CULTURA
  • Recensione #28 - Wolf Creek 2

    Recensione Wolf Creek

    Dite la verità, siete rimasti affascinati dal nostro amico Mick Taylor, vero? Beh, se avete seguito il consiglio mio e di Gloria nella recensione di ieri e vi... Leggere il seguito

    Da  365 Film
    CINEMA, CULTURA