Basta pensare a quello di Pantalla, costato milioni di euro alla Regione, cioè alle tasche dei cittadini, che è sempre mezzo vuoto. Non si è mai riusciti a ottimizzare veramente le risorse a disposizione e a tagliare gli sprechi. Le liste d’attesa sono sempre molto lunghe, nonostante l’impegno profuso a parole dalla stessa presidente Marini. Il saldo tra la mobilità sanitaria attiva e passiva sorride sempre ai laboratori diagnostici di fuori regione, che con i pazienti umbri hanno potuto prosperare, sfruttando le lacune esistenti sul nostro territorio.
Per il futuro si dovrà ripartire dalla considerazione del fatto che curarsi è un diritto dei cittadini e quindi anteporre la cura del paziente alle logiche della politica e alla spartizione del potere. La Regione ha l’obbligo di dare ai cittadini il miglior servizio possibile nella massima efficienza e nel risparmio.
Maria Rosi