Sanità, spariscono i ticket ed arriva la tessera sanitaria con ‘credito’ in base al reddito. Chi guadagna di piu pagherà di piu, chi ha di meno pagherà di meno. Detta così sarebbe una bella idea ma come sappiamo il diavolo si nasconde nei dettagli. Su Repubblica scrivono:
Ad esempio, un pensionato con 10 mila euro di reddito lordo, avrà una franchigia pari al 3 per mille dunque 30 euro: questa cifra sarà il costo massimo che dovrà sborsare per accedere a qualsiasi prestazione sanitaria, pochi medicinali o un maxi intervento chirurgico.
Oltre questo plafond, sarà tutto gratuito. Naturalmente chi ha un reddito lordo di 100 mila euro, come un professionista, avrà una franchigia più alta, circa di 300 euro: ciò significa che fino al raggiungimento di questa cifra, ad esempio, acquistando farmaci e sottoponendosi ad una visita specialistica, dovrà pagare tutto di tasca sua. Sopra i 300 anche per lui sarà tutto gratis.
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Chi sarà soggetto al sistema della franchigia? Praticamente tutti: scompariranno le esenzioni in base al reddito (ora 36 mila euro circa), l’età (bambini fino a sei anni e anziani oltre i 65), cronici e invalidi. Tutti avranno una franchigia in base al reddito familiare complessivo. Con due varianti: il reddito sarà valutato non solo in base all’Irpef, ma in base all’Isee (che tiene conto della consistenza patrimoniale) e moderato da una sorta di “quoziente familiare” che terrà conto del numero dei figli.
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Cosa vuol dire “per accedere a qualsiasi prestazione sanitaria, pochi medicinali o un maxi intervento chirurgico.” Perche solo pochi medicinali? E se una persona ha bisogno di sottoporsi a due maxi interventi chirurgici cosa accade?
Non vorrei che dietro questa Riforma si nascondesse la definitiva ‘americanizzazione’ del sistema sanitario con una sorta di ‘assicurazione’ che copre solo alcune analisi lasciando il resto del costo ai pazienti.