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Sanji’s Recepies Corner #1 – Brodo di Daikon

Creato il 16 dicembre 2012 da Goldfrancine

Nuova rubrica, assolutamente sporadica, totalmente insensata, fondamentalmente fuori luogo. Si parla di cucina! Ebbene sì, anche noi smaltare mangiamo – ogni tanto – e quando pappiamo cose buone perché non condividerle con il mondo intiero?
(Sì, sono la solita megalomane. Abbiate pazienza.)
daikon1

Inauguriamo questo spazio con una ric…
Eh? Come dite? Chi è Sanji?
Giusto! Che sbadata!
Andiamo con ordine e facciamo le presentazioni.
Lui è Sanji Gambanera.

sanji

Sanji Gambanera non esiste nel boschetto della mia fantasia (cioè, sì, ma questo è un altro discorso). È un personaggio uscito dalla matita di Eichiro Oda e fa parte del manga ONE PIECE di cui sono assidua lettrice. Sanji è il cuoco della ciurma, donnaiolo, gentiluomo e bizzarro. Tira calci che manco i muli e cucina, m manco a dirlo, da dio. A chi altri avrei potuto dedicare questa rubrica saltuaria, randomica e a buffo? No, il fatto che mi stia facendo delle chiuse galattiche guardando gli episodi di ONE PIECE in giapponese non c’entra affatto. Sia mai! Certo che andate subito a pensare male, eh!

Dicevamo… dicevamo… ah sì! Il nuovo angolo! La ricetta! Il daikon!
Cominciamo ab ovo. La scorsa settimana me ne sono andata a zonzo con una mia carissima amica per negozi etnici, e dopo aver fatto rifornimento di cibarie orientali, potevamo farci scappare un salto al mercato rionale? Sia mai, anche perché ci trovavamo nella zona etnica di Roma, e solo al mercato è possibile acquistare alcune specialità. Come l’italianissmo sedano rapa, che a trovarlo in un qualsiasi supermercato/frutteria è come aver trovato l’arca dell’alleanza, ed il daikon.
Cos’è un daikon? Certo che siete proprio… ok, ok. Il daikon è una grossa rapa. Avete presente i cartoni animati giapponesi in cui una vecchina affetta a velocità supersonica una rapa troppo cresciuta? Ebbene, quello è il daikon, che si trova a metà strada tra la rapa e il ravanello, anche se devo dire che ha un sapore meno acidulo e più delicato. Visto e acquistato. Il problema è che non avevo la più pallida idea di come diamine si cucinasse un daikon. Ok, si pela e si fa a fette, ma poi?!

Daikon

Così, ho chiesto aiuto alla rete, la quale mi ha fornito questa ricetta, che condivido con voi. Date un’occhiata al blog di questa ragazza perché non solo scrive in maniera esaustiva e piacevole, ma è ricco di spunti interessanti.
Procediamo, dunque.

Ingredienti:
*Daikon;
*Salsa di soia
*Tre tazze d’acqua fredda
*Sale marino integrale
*zenzero fresco.

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Pelate il daikon con un pelapatate ad archetto.

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Sciacquatelo sotto l’acqua corrente, asciugatelo e grattugiatelo. Potete anche farlo a pezzi, ma usando la grattugia, meglio se quella a maglie larghe, ridurrete i tempi di cottura.

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Ponete in un pentolino con le tre tazze d’acqua. Fredda, mi raccomando. Salate. Una presa basterà.

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Portate ad ebollizione e cuocete per circa dieci minuti. Aggiungete un cucchiaino di salsa di soia, una grattugiata di zenzero fresco et voilà!
Per rendere tutto più piacevole alla vista e al palato, ho usato il minipimer ad immersione, che ha reso il brodino più cremoso.

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E come direbbe Sanji… bon appétit!

Consigli:
*andateci piano col sale. Ricordate che non state salando l’acqua dove lesserete gli spaghetti, e ricordate che la salsa di soia è molto salata. Tenetene conto!
*se non avete lo zenzero fresco, mettete pure quello in polvere, ma aggiungetene una puntina!
*potete anche procedere per gradi e fare un brodino con metà daikon e metà carota.
Posso dire che mi è piaciuto. Ovviamente, si devono amare i sapori esotici e la cucina orientale. Se la vostra dolce metà concepisce solo penne all’arrabbiata o fiorentina ai ferri, lasciate stare e provate questa ricetta da soli. Io ho preferito il brodino, visto anche che siamo a Dicembre e che fa un freddo boia e che sono raffreddata da fare pietà, ma sono strasicura che esistano anche altre ricette con questo simpaticone del daikon. Vi terrò aggiornate!
E adesso… itadakimasu!
Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo



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