Sanluri è un comune della nuova Provincia del Medio Campidano che, grazie alla sua posizione strategica al centro del Campidano, ha da sempre occupato un posto di primo piano nelle vicende del territorio.
Sanluri, villaggio abitato sin dalla preistoria, probabilmente acquista la sua importanza nell’età romana, quando per evitare le insidie delle zanzare anofele presenti nello stagno di Sabazus, diviene passaggio obbligato per chi dall’antica Karalis doveva recarsi al nord della Sardegna.Di grande valore Storico-Artistico sono le sue numerose chiese, ma all’interno dell’’antico Borgo medievale, il fascino delle sue viuzze ci riporta indietro nel tempo.
Il richiamo maggiore di Sanluri è esercitato dalla presenza del Castello Giudicale, l’unica fortezza medievale rimasta integra e visitabile in Sardegna; il borgo che si estende a sud del castello è stato oggetto di un’attività di recupero che oggi lo rende gradevole a chi si voglia addentrare al suo interno.Era la sua posizione geografica a fare di Sanluri l’epicentro degli scontri tra la corona d’Aragona ed il Giudicato d’Arborea, tant’è che Pietro IV ritenendo quel villaggio di Frontiera una vera e propria porta principale del Regno di Sardegna, il 27 luglio 1355 vi fece costruire un castello con principali intenti e funzioni doganali per il controllo del confine territoriale.
Unico sopravvissuto degli 88 castelli costruiti in Sardegna, tra il periodo giudicale e medioevale, ancora oggi conserva in parte la stessa struttura originale a forma quadrata che fu portata a termine in soli 27 giorni e 27 notti.
Altri siti di interesse del paese sono costituiti dal Museo Etnografico dei Cappuccini; da alcune chiese molto antiche e dalla parrocchia di Nostra Signora delle Grazie, tutte conservano piccoli capolavori di arte sacra recentemente restaurati e oggi restituiti al pubblico.Un’occasione particolarmente interessante per conoscere la storia del borgo e che unisce alla piacevolezza del luogo i colori di una giostra equestre è senz’altro la Rievocazione storica della Battaglia di Sanluri del 1409, quella battaglia che spense il sogno di indipendenza del popolo Sardo.
La mattina del 30 giugno 1409, l’esercito di Martino I di Aragona, dopo la morte di Eleonora d’Arborea e quella del giovane erede al trono Mariano V, approfittando della grave crisi di successione aperta tra i pretendenti al trono di Arborea, decide di riconquistare l’Isola. Mentre. marcia verso la fortezza di Sanluri, improvvisamente gli aragonesi vengono attaccati dall’esercito sardo-giudicale guidato da Guglielmo III di Narbona.
La battaglia sembrava all’inizio favorevole alle insegne del Giudicato d’Arborea, ma, dopo un primo terribile scontro, l’esercito sardo cedette: una parte si diede alla fuga, l’altra dopo aver tentato un’ultima difesa, venne trucidata. Ebbe dunque la meglio la superiore preparazione degli Aragonesi di Martino il Giovane, che dopo 24 giorni morì a Cagliari.
Se la storia indica la causa della sua morte nella malaria contratta sulle rive del fiume Mannu, la leggenda mette in risalto le arti amatorie della bella di Sanluri, giovane prigioniera sarda concessa al conquistatore spagnolo e capace di sfinirlo.
La battaglia che fu lo scontro campale tra le truppe sarde e aragonesi con fanteria, cavalleria armigeri e popolani, viene riproposta in costumi medievali in una suggestiva ricostruzione basata sui documenti spagnoli.
Alla rievocazione, che anche quest’anno si svolge dal 23 giugno al primo di luglio,partecipano figuranti che simulano proprio lo scontro tra gli eserciti sardo e aragonese: circa 700 persone tra cui cento cavalieri, armigeri e tamburini. Dopo il corteo storico, che attraversa le vie sanluresi, seguirà l’assalto e la conquista del Castello.
Giostre, Caroselli e Spettacoli Medioevali e ancora: tiro con l’arco e cavalcate nell’area circostante del comune.
In serata, nei banchetti allestiti nei borghi, possono essere degustati i piatti tipici della sapida gastronomia locale.
Una manifestazione culturale in cui attraverso convegni, mostre e manifestazioni in vari luoghi storicamente significativi del paese si ripercorrono i principali avvenimenti storici e se ne discutono significati e implicazioni.