Il bilancio della tragedia si è aggravato. Intorno alle 13.30 è iniziata al Policlinico di Bari la procedura di accertamento del decesso di Claudio, il figlio 24enne dei coniugi Piccolo, in coma irreversibile dopo essere stato ferito, anche lui con un colpo di pistola alla testa, nella strage compiuta nella villa di famiglia, a Sannicandro di Bari.
Sarà dichiarata formalmente alle 20, se la situazione rimarrà invariata, la morte. Dalla direzione del Policlinico di Bari fanno sapere che “è cominciata la constatazione della cessazione dell’attività cerebrale da parte di una commissione di specialisti e che l’osservazione dell’elettroencefalogramma deve durare sei ore, come prescrive la legge”.
Intanto emergono particolari sulla strage compiuta da Michele Piccolo, il farmacista probabilmente suicidatosi dopo avere sterminato la sua famiglia. Piccolo avrebbe raggiunto un uomo non lontano dalla sua villa, per portargli alcuni medicinali. Il testimone è già stato ascoltato dai Carabinieri su questo episodio.
Stando alla ricostruzione fatta dagli investigatori, Piccolo avrebbe ucciso con un colpo di pistola alla testa la moglie Maria Chimienti e la figlia down Letizia nel primo pomeriggio. Avrebbe poi aspettato il figlio Claudio di ritorno dalla farmacia di famiglia intorno alle 21, sparandogli un colpo alla nuca.
Il teste sarebbe stato quindi l’ultimo a parlare con Michele Piccolo. L’incontro sarebbe avvenuto quando il farmacista aveva già compiuto la strage in casa e poco prima di togliersi la vita annegandosi in piscina.
Solo un quarto d’ora più tardi, infatti, alle 22.15, la fidanzata del figlio Claudio e alcuni amici hanno scoperto la strage.