Magazine Media e Comunicazione

Sanremo 2014: tutto pronto per la finale. E noi anche…

Creato il 21 febbraio 2014 da Postscriptum

http://www.sorrisi.com/wp-content/uploads/2014/01/logo-sanremo-2014-656x369.jpg

 

Il Festival di Sanremo come ogni anno fa sempre parlare di sè: che siano apprezzamenti o che siano feroci critiche non si può far finta di nulla e siccome le opinioni sono ancor più interessanti quando si confrontano tra loro, sarebbe un utile esercizio di intelligenza provare a confrontarsi anche e soprattutto con chi non è del nostro parere.

Premettendo che purtroppo o per fortuna nel nostro Paese tutto deve diventare polemica, noi di Post Scriptum volevamo dare dimostrazione del carattere costruttivo (se ci permettete anche filosofico) e sicuramente educativo del confronto di opininioni con un piccolo esperimento: di seguito interverranno due nostri blogger (Michele e Giuseppe) giudicando i brani di Sanremo 2014 seguendo l’ordine della classifica ufficiale in maniera del tutto personale. Laddove i gusti dell’uno dovessero divergere da quelli dell’altro avremo modo di constatare quanto due opinioni seppur discordanti tra loro possono fornire una completa analisi dell’esperienza.

Pregando i lettori di intervenire con i loro sempre richiesti commenti alla fine del post: che l’esperimento abbia inizio.

#14 Frankie Hi-Nrg – Pedala

Michele: Forse il brano più innovativo ascoltato sul palco dell’Ariston. Una campionatura di un grande trombettista e un testo parecchio allusivo sono i punti di forza di questo brano che, ingiustamente, è stato relegato all’ultimo posto della classifica provvisoria. Voto 7,5

Giuseppe: Dal ritmo coinvolgente, ottimo arrangiamento, testo semplice ma di grande significato. Frankie Hi-Nrg trova sempre le intuizioni giuste. Per ora ultimo, risalirà per la finale. Voto 7.

#13 Ron – Sing in the Rain

Michele: Con il giusto rispetto ma con sincerità devo dire che questo brano somiglia molto alla musica dei Mumford&Sons, non so se è un caso, però rispetto ai londinesi il brano sembra più una canzoncina da falò che un brano sanremese. Comunque non all’altezza della carriera di Ron. Voto 5,5

Giuseppe: avrebbe preferito, lo ha anche lasciato intendere, che ad andare avanti fosse l’altro brano, più personale “Un abbraccio unico”. Con “Sing in the rain” buone sonorità, piacevole arrangiamento, ma da Ron ci si aspetta sempre di più, soprattutto come testo. Voto 6.

 

#12 Giuliano Palma – Così Lontano

Michele: A me Giuliano Palma sta parecchio antipatico e lo trovo anche parecchio supponente. Cover a parte i brani che ha scritto e musicato finora mi sembrano tutte uguali e quest’ultima non fa eccezione alcuna. Imparasse qualcosina da Roy Paci. Voto 5

Giuseppe: che cosa posso fare se ascolto Giuliano Palma e mi sembra di sentire sempre la stessa canzone, come dice Michele?  ”Così lontano” parla di un uomo che vuol lasciarsi alle spalle una storia d’amore, ma all’improvviso lei riappare(o almeno sembra). Nulla di nuovo, insomma, neppure sul testo. Voto 5.

#11 Francesco Sarcina – Nel tuo sorriso

Michele: Se chiudo gli occhi mentre ascolto questo brano mi sembra di ascoltare i Modà. E la cosa non è affatto bella. Sarà bello il testo (in maniera paracula) dedicato al figlio ma io preferivo Le Vibrazioni. Voto 5

Giuseppe: con un ottimo singolo un paio di mesi fa per ripartire, stavolta come solista, Sàrcina a Sanremo non appare molto originale. Testo e canzone molto sentiti, ma “Nel tuo sorriso” non incanta. Voto 5,5.

#10 Riccardo Sinigallia – Prima di andare via

Michele: Per la serie “Tiromancino uscite da questo corpo…”. Più che un brano un deja vù e tanta, tantissima noia. Tra l’altro rischiava l’eliminazione stamattina (Fonte: SoundsBlog) ed eliminazione è stata.  Voto 4,5

Giuseppe: bravo artista e bravissima persona, eliminato forse per una ingenuità, ma è assolutamente corretto. Ma “Prima di andare via” non era molto interessante, e aggiungo a quanto dice Michele che proprio perché somiglia allo stile dei Tiromancino, non mi piace! Voto 5.

#9 Noemi – Bagnati dal sole

Michele: Se non si fosse lasciata prendere dalla stessa malattia che ha rovinato la carriera di Vasco Rossi (quelle vocali tipo eeeee o aaaaa allugate per due minuti) forse avrebbe anche potuto avere qualche opportunità. Purtroppo, per rispolverare un vecchio tormentone, sento forte odore di diludendo. Voto 6

Giuseppe: con “Sono solo parole”, canzone che la fece arrivare terza nel 2012, avrebbe quest’anno già la vittoria assicurata. Tra i due brani presentati “Bagnati dal sole” è molto interessante, non “spacca” come altri successi di Noemi (look molto discutibile…!), ma avrà probabilmente un buon ritorno dopo il Festival. Anche se la classifica provvisoria la piazza troppo indietro. Voto 7.

#8 Antonella Ruggiero – Da Lontano

Michele: una straordinaria cantante da opera classica su un palco decisamente pop, ovvero fin troppe credenziali. Ma poi c’è ancora qualcuno in Italia che ascolta queste canzoni? Ma veramente? Voto 6,5

Giuseppe: ho da sempre apprezzato le qualità artistiche e vocali di Antonella Ruggiero, ma entrambi i brani sono troppo di ricerca e troppo intimisti per i miei gusti. Non so, non mi convince. Voto 5.

#7 Giusy Ferreri – Ti porto a cena con me

Michele: Giusy ci sa fare, brano che funzionerà in radio e che rimane facilmente in testa; non sarà un capolavoro ma rende giustizia alla buona musica. Voto 7

Giuseppe: è tornata, funzionano entrambi i brani e in particolare proprio “Ti porto a cena con me” è molto interessante, ottimista e ben costruito. Voto 7.

#6 Cristiano De Andrè – Il cielo è vuoto

Michele: non mi spiego come un brano del genere possa occupare il sesto posto di questa classifica. Brano mediocre, cantante mediocre da radici eccellentissime. Voto 4,5

Giuseppe: forse come Ron avrebbe preferito che passasse l’altro brano, “Invisibili”, che parte della critica ha esaltato e concorrerà probabilmente proprio al “Premio Mia Martini”, ma “Il cielo è vuoto” è più immediato come ascolto e possente. Stavolta dissento da Michele, per me è più che discreto. Voto 6,5.

#5 Raphael Gualazzi – Liberi o no

Michele: Se c’è una cosa che non manca a Gualazzi è l’ego. Un ego così spropositato da fargli credere che sia giusto andare sul palco a mortificare un tema musicale valido con i suoi soliti e svogliati ragli equini. Non bastasse questo si tira sul palco un altro individuo convinto che sia giusto avvelenare le sonorità rock e blues con robaccia elettronica. Vi prega levategli quella chitarra dalle mani. Voto 4 (2 Gualazzi + 2 Spiderman dei poveri)

Giuseppe: quando ha vinto (immeritatamente) Sanremo giovani tre anni fa pensavo fosse un caso la sua presunzione di artista già arrivato. Poi ha insistito nel 2013 e per questo Festival propone due brani francamente oscuri e abbastanza ripetitivi nella loro estensione, con The Bloody Betroots, detto anche L’Uomo Mascherato. Nella prima serata tra blues/rock semi-satanico, nella terza serata meno peggio ma la sostanza di “Liberi o no”, brano selezionato, non cambia. Brutto e pieno di urla, più che di musica e canto. Voto 4.

#4 Perturbazione – L’unica

Michele: validi, anzi validissimi. Ovviamente non vinceranno perchè sono troppo atipici ma alcuni passaggi musicali e un testo molto bello bastano a farne i miei vincitori morali. Voto 8

Giuseppe: rivelazione del Festival di Sanremo 2014, bella musica, testi divertenti, in particolare la selezionata “L’unica” e un gruppo davvero propositivo nel panorama artistico italiano. Voto 7,5

#3 Renzo Rubino – Ora

Michele: Rispetto all’anno scorso ha guadagnato in controllo della voce e si sente. Il ragazzo si farà, anzi si è già fatto anche se trovo prematuro farlo gareggiare insieme ai big. Voto 7

Giuseppe: avrebbe meritato, a mio avviso, di vincere tra le Nuove Proposte nel 2013, sta crescendo artisticamente e ha già pieno possesso della scena e delle sue qualità. Buono l’esordio tra gli Artisti maggiori, e “Ora” è brano apprezzabilissimo, pieno di ritmo e vivacità. Punta al podio, e il 3° posto provvisorio lo conferma. Voto 7,5.

#2 Arisa – Controvento

Michele: nonostante i tentativi di apparire gnocca (dieta, magliette trasparenti, tacchi vertiginosi) rimane sempre una brutta anatroccola con una voce bellissima. Peccato che nel nostro paese, che potenzialmente potrebbe sfornare talenti del calibro di Janis Joplin, Tori Amos o Edith Piaf, conti più la canzuncella sole-cuore-amore-sentimenti che il brano dal testo impegnato. Voto 7

Giuseppe: il brano “Controvento” è più brillante di “Lentamente”, che invece è musicalmente più profondo, ma un pò cupo. Comunque Arisa, quando c’è da intrattenere e divertire, ma anche emozionare è un’eccezionale interprete. Nella prima serata è stata la prima a esibirsi e la tensione non le ha permesso l’estensione vocale limpida che conosciamo, e infatti nella terza serata torna lei. Può sperare nel secondo podio in tre anni, dopo la vittoria tra le Nuove Proposte nel 2009. Voto 7,5.

#1 Francesco Renga – Vivendo Adesso

Michele: brano proprio renghiano scritto appositamente per Sanremo ma anche un ottimo brano. Se fossimo in Inghilterra o negli Usa ci avrebbero messo una batteria rock, una chitarra elettrica alla Slash e avrebbero creato una splendida rock ballad. Ma siamo in Italia per cui…Voto 7,5

Giuseppe: selezionato il brano più bello tra i due, e infatti “Vivendo adesso” è pure scritto da Elisa e Francesco Renga, da grande artista qual’è, lo fa del tutto suo e a livello di arrangiamento, testo e esecuzione è la migliore proposta del Festival 2014. E già le radio lo passano con grande successo. Eccezionale. Voto 8.

 

Avrete notato che abbiamo proprio dato i numeri quindi non si offendano i fan degli artisti che abbiamo massacrato: se non siete d’accordo vi invitiamo ad intervenire (si spera educatamente) nella sezione commenti.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :