La pratica è stata esaminata, dopo la contestata delibera di Giunta, del 20 dicembre scorso, che ne approvava la bozza e alla quale era seguito il duro intervento del presidente Lupi, che aveva definito la delibera "uno scivolone procedurale", non essendo la Giunta un organo competente, per legge, ad approvare una convenzione o una variazione della stessa.
La votazione è avvenuta alle 2 della notte scorsa, dopo quasi 5 ore di discussione. "Sicuramente - ha affermato Zoccarato, spiegando il perché dell'approvazione della bozza in Giunta - la pratica avrebbe dovuto passare prima in Consiglio comunale, ma il 19 dicembre scorso la Rai ha deliberato e non c'erano più i tempi". Prosegue il sindaco: "Abbiamo condotto una trattativa forte con la Rai; abbiamo ottenuto di avere il Festival e di non perderlo ed abbiamo ottenuto anche l'anticipazione di 8,4 milioni di euro, grazie ai quali abbasseremo le tasse il prossimo anno, malgrado un governo che continua a succhiare soldi come un vampiro".
Anche tra i voti favorevoli non sono comunque mancate esternazioni critiche, come la dichiarazione di voto del capogruppo della maggioranza, Giuseppe Sbezzo Malfei: "Dò al sindaco una seconda possibilità, ma che non si ripeta più", o il commento del consigliere Massimiliano Moroni: "Le regole sono state stravolte: non posso condividere l'aspetto formale".
Polemiche anche sul passaggio del marchio "Festival della Canzone Italiana" dal Comune alla tv di Stato: la Rai potrà utilizzare tale dicitura disgiuntamente da una manifestazione da svolgersi a Sanremo.