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Sky Atlantic 1992, dal 7 Marzo il canale che ripercorre la #1992mania

Creato il 04 marzo 2015 da Digitalsat

Sky Atlantic 1992, dal 7 Marzo il canale che ripercorre la #1992mania
Dal 7 al 24 marzo Sky Atlantic +1 (canale 111) si trasformerà in Sky Atlantic 1992, e trasmetterà serie tv, sitcom, videoclip, film ed eventi sportivi di quell’anno 24 ore su 24. Insomma, il meglio della programmazione di quei dodici mesi.

Il canale ripercorrerà in una sorta di marcia di avvicinamento alla serie tv in programma su Sky Atlantic HD dal 24 Marzo alcuni tra i migliori e i più rappresentativi film di quell’anno, come Mediterraneo (che proprio nel 1992 vinse il Premio Oscar come Miglior Film Straniero), Johnny Stecchino, Puerto Escondido, Il Principe delle donne, A proposito di Henry, Gli Occhi del delitto, Harley Davidson & Marlboro Man, Fusi di Testa, giusto per citare alcuni titoli.

Poi i principali eventi sportivi: le vittorie alle Olimpiadi Invernali di Alberto Tomba e Deborah Compagnoni, McEnroe e Agassi a Wimbledon, i Gran Premi di Formula 1, l'NBA All Star Game, il Motomondiale 250 dominato dai campioni italiani Biaggi, Chili, Cadalora e Reggiani, il calcio, e altro ancora.

Poi le serie tv che hanno fatto epoca, dal rivoluzionario teen drama Beverly Hills 90210 a Melrose Place passando per Law & Order – I due volti della giustizia, Tequila & Bonetti e ovviamente l’immancabile Baywatch, senza dimenticare IT, la terrificante miniserie horror tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King. Lo volete un palloncino?

Ci sarà poi spazio anche per le risate, perché a farci compagnia troveremo alcune delle sit-com più divertenti di quel periodo: ritroveremo un giovanissimo Will Smith in Willy, il principe di Bel Air, rivedremo il mitico Steve Urkel di Otto sotto un tetto, e, per i fan di House of Cards, penseremo allo spietato Raymondo Tusk (l’avversario di Frank Underwood nella seconda stagione) quando vedremo la faccia di Gerald McRaney, il protagonista di Agli ordini papà.

1992 - LA STORIA 

Era il 17 febbraio 1992, scattava il primo arresto della maxi-inchiesta denominata Mani Pulite, quello di Mario Chiesa: è il simbolico inizio di Tangentopoli. 1992, la serie in 10 episodi, da un'idea di Stefano Accorsi, è prodotta da Sky Atlantic in collaborazione con La7 e realizzata da Wildside. Al centro del racconto sei persone comuni la cui vita si intreccia con il terremoto politico, civile e sociale innescato dalla maxi-inchiesta.

Sky Atlantic 1992, dal 7 Marzo il canale che ripercorre la #1992mania
Leonardo Notte (Stefano Accorsi) è un cinico ex autonomo in fuga da un passato poco chiaro, divenuto esperto di marketing e pubblicitario di successo che cercherà di capire come evolverà il paese e i suoi consumi in seguito al terremoto di Tangentopoli. Il poliziotto Luca Pastore (Domenico Diele), entra nel pool in cerca di giustizia contro uno spregiudicato industriale del quale è stato vittima, e qui incontra Rocco Venturi (Alessandro Roja) un altro agente di polizia che non è chi appare. Bibi Mainaghi (Tea Falco), è la figlia viziata di un ricco industriale, simbolo dell'imprenditoria collusa con la politica della Prima Repubblica; Veronica Castello (Miriam Leone), è una showgirl pronta a tutto pur di agguantare un ruolo da star in tv. Pietro Bosco (Guido Caprino) è un ex militare, segnato dalla Guerra in Iraq, che si trova catapultato alla Camera dei Deputati con la Lega Nord. Attraverso le loro 6 storie, il loro intrecciarsi, 1992 offre un punto di vista inedito su uno dei momenti decisivi della storia del nostro Paese e di quell'anno che ha cambiato l'Italia. 

La serie sarà in onda dal 24 marzo in prima serata su Sky Atlantic HD e in contemporanea su Sky Cinema 1 HD. 21 settimane di riprese per 109 giorni complessivi di set, un cast di 156 attori e oltre 3mila comparse coinvolte, quasi 100 le location utilizzate per ricostruire il racconto di quell'anno cruciale, tra cui spiccano il Parlamento, il Pirellone e Villa Fendi. Nel cast della serie, Stefano Accorsi, Guido Caprino, Domenico Diele, Miriam Leone, Tea Falco, Alessandro Roja. La regia è di Giuseppe Gagliardi.


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