Secondo l’Osservatorio Social Tv Centro Interdipartimentale Digilab della Sapienza, le socially engaged TV audience, che commentano e partecipano on line ai contenuti tv, mediamente sono circa il 15% degli internet users italiani attivi nel giorno medio [pari a 13,5 milioni di utenti secondo Audiweb]. Attingendo a fonti diverse ed utilizzando più di di un tool di analisi ho verificato quale e quanto sia stato l’impatto di Sanremo su Twitter.
Complessivamente gli unique authors sono stati circa 182mila. I tweet dal nostro Paese hanno sfiorato i due milioni [1.9 milioni, per la precisione]. La prima serata, del 10/2, è stata, insieme alla finale, quella in cui sono stati fatti il maggior numero di tweet.
Per la serata inaugurale Nielsen indica 84.700 unique authors con un audience - numero di persone esposte almeno ad un tweet relativo ad un programma tv — di 365.300. Durante quella serata, nel momento di picco, vi erano 15.6 milioni di telespettatori che stavano guardando il Festival. In pratica poco più dello 0.5% di coloro che stavano guardando Sanremo ha twittato qualcosa al riguardo.
Per la serata di ieri i dati Nielsen non sono ancora stati diffusi [verrà aggiornato l’articolo quando saranno disponibili] ma considerando che il numero complessivo, inclusivo della “coda lunga” del 15/2, di tweet e i tweet unici/ora sono molto simili a quelli del 10 febbraio i numeri non dovrebbero distaccarsi in maniera significativa.
Non pare si tratti neppure della composizione del pubblico televisivo del Festival di Sanremo che, secondo i dati disponibili, cresce rispetto alla scorsa edizione nelle fasce d’età tra i 15 e i 34 anni, quella dei cosiddetti “digital natives”.
Insomma Sanremo NON sfonda su Twitter ma forse il problema è all’origine. Si tendono a misurare spesso solamente il numero di tweet e la loro reach, che in realtà però dovrebbe più accuratamente essere definita come OTS [Opportunity To be Seen — Possibilità di Essere Visualizzato], gonfiando maldestramente numeri che, come mostra il grafico di sintesi dei dati dell’ultimo quadrimestre, in realtà sono comunque modesti.
La social TV è un fenomeno ancora marginale, un trend da seguire con attenzione per farsi un’idea di quello che sarà, forse.