Di Rosalba Caruso. A Sant’Agostino, piccolo paesino nella provincia di Ferrara, colpito dal sisma del 2012, la nuova giunta comunale (composta da esponenti Pd e Fi) ha emanato un provvedimento per l’aumento dello stipendio di assessori, sindaco e vicesindaco.
Lo si legge nella delibera 68 del 2014, pubblicata sull’albo pretorio, nella quale la giunta ha giustificato la decisione di aumentare gli stipendi fino al massimo consentito dalla legge, per la gravosità delle responsabilità poste in capo agli amministratori locali e la complessità delle materie trattate. Continuando a leggere il documento emerge anche un inspiegabile carattere d’urgenza: “Il presente atto è immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000″. L’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000 prevede che nel caso di urgenza le deliberazioni del consiglio o della giunta possono essere dichiarate immediatamente eseguibili con il voto espresso dalla maggioranza dei componenti.
Consequenzialmente, vista l’urgenza di aumentare lo stipendio della Giunta, il consiglio non verrà nemmeno chiamato a esprimersi.
Il provvedimento non è esente da critiche. Il gruppo all’opposizione, “Valore e Rispetto”, guidato dall’ avvocato Stefania Agarossi, reputa la delibera fuori luogo. “In questi momenti così economicamente difficili – riferisce la capogruppo – per tutta la comunità riteniamo questa una scelta del tutto inopportuna”. L’agguerrito gruppo consiliare specifica: “si tratta di una facoltà, non di un obbligo l’aumento dello stipendio”.
Ancora sconosciuta la reazione dei cittadini. Quanto a quella dei diretti interessati, il sindaco Fabrizio Toselli, ex esponente Pdl, attualmente uomo di Forza Italia, ora è già in vacanza. All’intervista risponde il suo ex avversario, ora vicesindaco, Simone Tassinari, che motiva il provvedimento: “Abbiamo diminuito il numero di assessori e alla fine dei conti l’operazione non sarà un aggravio per le casse comunali, anzi andremo a risparmiare rispetto all’ ammontare delle indennità della precedente legislatura”.
Gli assessori sono passati infatti da sei a cinque. Se prima la giunta costava al Comune 7.456,42 euro all’anno, ora, in ragione del numero ridotto e dello stipendio accresciuto, ne costerà 6.933,82 (si va dai circa 2500 del primo cittadino ai 570 dell’assessore con indennità dimezzata perché lavoratore dipendente). “D’altronde – riprende Tassinari – abbiamo dovuto dividerci le deleghe rimaste con relative competenze, quindi con responsabilità e sforzi maggiori. Ma lo abbiamo fatto nella consapevolezza di non pesare maggiormente sul bilancio”.
L’opposizione attacca: “Perché i funzionari o caposettore non hanno responsabilità? Anche a loro è stato aumentato lo stipendio? Un aumento era giustificabile durante il terremoto per le ore e impegno che ci hanno messo, ma allora nulla. E non è il dottore che prescrive di candidarsi per assumere la carica di amministratore o qualcuno ti punta una pistola alla tempia. Se non sei pronto o ritieni lo stipendio non congruo, nulla vieta di non accettare. Siamo ancora in un paese democratico, almeno così è scritto sulla Costituzione italiana”. “Valore e rispetto” critica anche i lavori eseguiti fino a questo momento dall’esecutivo, pochi e precari. Pertanto chiede che venga presa in considerazione l’opinione dei cittadini sul provvedimento.