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Sant’Antonio, la festa del Fuoco. Appuntamenti importanti in tutta Italia

Creato il 11 gennaio 2013 da Yellowflate @yellowflate

Sant'Antonio la festa del FuocoSant’Antonio è arrivato, ovunque in Italia si preparano i fuochi, tantissimi cittadini sono intenti a cercare legna, rami, cime calve, faggi e quanto altro.  Il 16 e il 17  si accendono per la festa di Sant’Antonio Abate, dei meravigliosi falò ed il rito è ovunque in Italia.

Ovunque è festa eppure sembra che ci sia qualche territorio dove Sant’Antonio è pù sentito.

Per esempio si legge sul Corriere della Sera che  a Soriano del Cimino, i festeggiamenti per Sant’Antonio  hanno inizio la sera del 19 alle 18.00 con l’accensione del fuoco di Sant’Antonio davanti alla Collegiata di San Nicola di Bari. Il giorno successivo, si continua con l’elezione annuale de «Il Signore», scelto tra i possidenti di animali da traino, che insieme alla famiglia, su una biga decorata legata a un cavallo bardato, capeggia una processione fino alla piazza centrale dove saranno benedetti gli animali dopo che avranno ricevuto un nastro rosso e mangiato il biscotto di Sant’Antonio.

Mentre invece a Bagnaia si accende un falò allto circa 10 metri: il 16, a piazza XX Settembre, dopo il corteo storico e gli sbandieratori, alle 18.30, poi imperdibili sono gli eventi di Posta, un piccolo borgo montano dove la Confraternita di Sant’Antonio, originaria dell’Ottocento, avvia i preparativi di questa ricorrenza già a settembre in collaborazione con la Forestale. E’ a  Posta che si tiene la  sagra degli Zampetti, stinchi di maiale cotti secondo un’antica ricetta. La mattina del 20 la suggestiva sfilata delle stanghe, trainate da buoi e cavalli, si conclude davanti alla chiesa di Sant’Antonio (XIV secolo) con le successive degustazione della polenta e processione del Santo.

Mentre a Fara Filiorum Petri (Chieti) si festeggia «Sant’Andònie de jennàre o de lu porche»  con una speciale  processione, tra litanie lauretane, delle Farchie. Si tratta di gigantesche colonne di canne, dal diametro di due metri e alte fino a 10, preparate dalle varie contrade per l’accensione del 16 gennaio (in prima serata) davanti alla chiesa dedicataria al santo (1365).

A Nusco è anche qui  Notte dei Falò, una festa dal sentore antico, a cominciare da «lu purciellu», il maialino di Sant’Antonio che viene ucciso e con le sue carni si organizzano grandi cene, a Nusco i fuochi sono una vera propria festa di eccellenza.

 A Sud invece a spadroneggiare è la Puglia dove a Novoli a sud di Lecce si costruisce ogni anno il falò più grande d’Europa: la Focara.

Per la Focare serve un mese di preparazione, poi, la notte un tunnel buca la Fòcara per far passare la processione che segue la statua del santo fino alla piazza Sant’Antonio Abate, tra luminarie e bancarelle, prima di entrare nell’omonima chiesa. Lo stesso giorno, il 16 gennaio, uno spettacolo pirotecnico introduce, insieme a concerti di musica popolare, l’accensione del falò davanti a decine di migliaia di persone. Durante la pioggia di fuoco si passa da una bancarella all’altra per li cartiddhrate (dolci fritti con zucchero a velo) e la scapece (pesce condito con pangrattato giallo di zafferano e zuppo d’aceto). I giorni del fuoco, continuano il 17 e ancora il 18 gennaio.


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