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Santa Barbara: una passeggiata a Lotusland

Creato il 21 ottobre 2015 da Giovy

Viaggio in California: Lotusland

Un pezzo di Lotusland - © 2015 Giovy


Ieri pomeriggio ero in giro per lavoro e ho guardato la bellezza del cielo d'Ottobre. Ci sono dei giorni magici in Autunno, momenti in cui è tutto iper-colorato. Per uno strano gioco della mia mente, mi sono ritrovata a pensare al viaggio in California fatto a Marzo e ad uno dei pezzi di Golden State che non vi ho ancora raccontato: il giardino di una signora chiamata Ganna Walska, una donna d'altri tempi con una vita come quella dei film. Il suo giardino, oggi, si chiama Lotusland.
Se, come me, siete state delle appena adolescenti tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90, vi ricorderete senz'altro che, non appena tornate a casa da scuola, su Rai 2 si vedeva Santa Barbara e subito dopo Beautiful, nelle sue puntate iniziali.Santa Barbara a me piaceva e già immaginavo come potesse essere dal vero la zona di Montecito, raccontata dalla soap come una delle più esclusive della California.
Vi dico tutto questo perché, a Marzo, facevo tranquillamente colazione al porto di Santa Barbara quando ho realizzato che saremmo andati a visitare proprio il parco di una delle ville di Montecito.Improvvisamente è uscita alla scoperta la tredicenne che è in me che si è immediatamente fusa con la me più adulta quando mi hanno riferito che Montecito è, al giorno d'oggi, la zona immobiliare più costosa di tutti gli Stati Uniti e che un certo Jeff Bridges vive proprio da quelle parti, avendo come vicini di casa uno stuolo di vip da far paura.A me non importava dei vip, mi vedevo già suonare a casa del Drugo (aka The Dude) per farmi aprire la porta da un Jeff Bridges che per me sarà sempre Lebowski, con un White Russian in mano.Ecco, prima che iniziasse la soap e prima che Lebowski vedesse la luce, in quel di Montecito abitava una donna emigrata dalla Polonia che sposò probabilmente l'uomo giusto (leggete= ricco) e che ebbe una vita da vera star.Questa donna si chiamava Ganna Walska e aveva una grande passione per le piante.
Passò la sua vita a cambiare marito e a costruire un insieme di giardini pazzeschi: il parco in cui si trova la sua villa è una vera e propria opera d'arte botanica dove diversi ambienti si susseguono raccontando amore per la natura e passione per la sua bellezza senza tempo.Per visitare Lotusland è necessario prenotare una visita guidata o essere membri della fondazione che gestisce quella meraviglia.Le visite in solitaria sono ammesse solo ai membri della fondazione e, a dirla tutta, forse è meglio così.
Il giardino è vasto, grande, perfetto e probabilmente dall'equilibrio molto fragile.Le piante sono curate in modo molto sapiente e puntuale e visite solitarie sconvolgerebbero l'equilibrio creatasi. Inoltre, le guide sono le persone giuste alle quale fare domande sia su quanto si può ammirare a Lotusland sia per varsi guidare nel vero senso della parola nei labirinti dei mondi botanici formati dall'estro di Ganna Walska.

Non mi piacciono le piante... mi annoierò?
Non credo proprio perché il giardino è meraviglia pura e ascoltare la sua storia e quella della sua creatrice trasporta ogni viaggiatore in una California che ora non c'è più.

Cosa non devo scordare per visitare al meglio il giardino Lotusland?
La crema solare!L'ustione è dietro l'angolo in tutte le stagioni.A questa aggiungerei almeno un paio litri d'acqua perché per visitare il giardino si impiegano almeno due ore e qualcosa. E già che ci siamo, portatevi anche un cappello, non si sa mai.
Ci sono stati due luoghi che ho amato particolarmente di Lotusland: la parte in cui le felci regnavano sovrane e il giardino dei cactus, un posto capace davvero di portarmi in quella parte di California che - lo so- prima o poi vedrò: il Deserto. Nel frattempo mi cullo nei ricordi di quei giorni a Santa Barbara che - ve lo dico col cuore in mano - è uno di quei posti che mai avrei pensato mi avrebbero potuto emozionare... e invece! 

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