
Spesso in questo sito ci siamo occupati delle enormi potenzialità turistiche della Sardegna. Potenzialità che passano anche e soprattutto attraverso una adeguata valorizzazione dell'enorme patrimonio ambientale e paesaggistico di cui dispone la nostra isola. Una delle risorse naturali più importanti è senza dubbio il compendio lagunare di Santa Gilla, una delle zone umide più importanti dell'area Mediterranea, sito di interesse comunitario e vincolato dalla convenzione Ramsar, che negli anni scorsi è stata oggetto di importanti investimenti da parte della Regione Sardegna.
Per capire quali siano le condizioni della laguna di Santa Gilla e quanto la nostra Regione stia puntando sull'ambiente e la natura valorizzando questo sito di eccezionale importanza pubblichiamo integralmente questo intervento di Roberto Copparoni, presidente dell'associazione ambientalista Amici di Sardegna, corredato da un eloquente servizio fotografico.
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Santa Gilla: intervento di Roberto Copparoni, presidente dell'Associazione Amici di Sardegna
E' incredibile come e quanto a Cagliari si facciano dei lavori, anche importanti, senza metterci anima e passione. Mi spiego meglio.... soprattutto quando si realizzano delle opere di valenza pubblica sarebbe cosa normale aver pensato a come gestire le strutture e gli impianti realizzati e come mantenerli in buono stato di utilizzo al fine di garantirne la migliore e più funzionale fruizione...invece. Pensate alla risorsa del compendio lagunare di Santa Gilla affidato dalla Regione a una improduttiva istituzione, lasciata in balia dei sindacati di categoria che, spesso, si preoccupano più delle loro sopravvivenza strutturale che della valorizzazione delle risorse umane e territoriali che gli vengono affidate. Sono stati spesi centinaia di milioni di euro per bonifiche, dragaggi, imponenti opere di ingegneria per realizzare canali, bacini, argini e quant'altro. Per fare cosa...poi? Ma questo è un altro discorso... Resta il fatto però che le cose spesso vengono fatte a membro di segugio, lasciando intendere che la necessità primaria sia stata giusto quella di spendere denaro pubblico e far lavorare le ditte specializzate e far girare un po' di soldi piuttosto che strappare al degrado luoghi e monumenti di grande valenza ambientale, culturale, turistica e ... bla, bla ,bla. Qui, siamo dentro la Laguna di Santa Gilla, area di Cagliari. Parlo di Laguna e non Stagno come anche certi esperti affermano, generando confusione e anche un poco di ignoranza; sito di Interesse comunitario, vincolato dalla convenzione di Ramsar e un sacco di altre cose... Vi sembra normale che si spendano dei soldi per fare delle opere che non saranno mai utilizzate fino a quando non si creeranno le condizioni per essere degnamente fruite? Le foto che ho postato dimostrano la persistenza di un forte degrado, vedasi la presenza di rifiuti di vario genere e natura con l'eternit, frigo, lavandini e delle gomme di camion in buona evidenza.


