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Santa Lucia e il Santa Lucia

Da Melagranata

Santa Lucia e il Santa Lucia.

 

Santa Lucia e il Santa Lucia

Santa Lucia, portatrice di luce. Luce di speranza, che illumina l’inverno.
Santa Lucia è originaria di Siracusa, eppure la tradizione più ricca ed antica che riguarda questa festa è svedese. E mia nonna, Lucia in onore della Santa, come vi ho raccontato allo sfinimento, era svedese.
Per noi, la Festa di Santa Lucia era ed è, ancora oggi che la Nonna non c’è più, occasione di affollate e gioiose cene che riuniscono tutta la famiglia, che accorre dai luoghi lontani di residenza, dalle varie città d’ Italia, ma anche da Londra e da oltre oceano.
La Nonna ci raccontava che l’antica tradizione settecentesca svedese voleva che la figlia maggiore, vestita con i panni di Santa Lucia, servisse ai genitori la colazione a letto. E lei, unica figlia femmina, con quattro fratelli maschi, adempiva il suo compito, offrendo frukost e un god morgon alla mamma, a Muster Edvig , la zia adorata, agli zii e alle zie, riuniti nella grande casa di Nonno Carl Gustav, illuminata e calda, nell’inverno scandinavo.
Santa Lucia porta con sé la luce: illumina l’inverno, il buio. Ridona speranza.
Speranza che vogliamo per il Santa Lucia di Roma, di cui già ci siamo occupati anche in queste pagine, e che ancora vive il rischio della chiusura.
Al Santa Lucia curano piccoli pazienti, che necessitano di riabilitazione neuromotoria. E tra loro il cucciolo di Caris, che da mesi, ormai, conduce la sua battaglia, affiancata dai genitori degli altri piccoli, perché il Santa Lucia non chiuda.
Ora pare, pare!, che ci sia un documento firmato che impegna la Regione Lazio a mantenere in vita l’ospedale.
Oggi, a reti unificate, moltissimi blogger chiedono che sia così, che il Santa Lucia continui la sua opera insostituibile: ridare luce, forza, speranza ai piccoli che cura!

 

 


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