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Santarella: Intervista a Barbara e Francesca

Da B2corporate @b2corporate
Proseguono le nostre interviste con gli startupper del 2° Girone del Wind Business Factor 2013. Abbiamo fatto due chiacchiere con Barbara Annunziata e Francesca Gattoni, che ci hanno presentato il progetto Santarella, brand che crea capi di abbigliamento e accessori "emozionali". Santarella è sinonimo di design attivo, dove la creatività non si ferma al prodotto ma diventa parte integrante della personalità di chi lo indossa, accompagnandolo nel quotidiano e nello straordinario.
Santarella: Intervista a  Barbara e Francesca
1) Ciao Barbara, ciao Francesca, grazie della disponibilità! Raccontateci qualcosa di voi!
La nascita di Santarella è avvenuta per caso su una forte spinta creativa che entrambe sentivano di avere e finalmente di voler esprimere. La cosa bella è che tutto è avvenuto in maniera spontanea, senza alcuna pianificazione…. Nel giro di un paio di mesi ci siamo ritrovate a fare il primo evento in una casa atelier di Roma! Da li non ci siamo più fermate.
2) Fare startup è un’avventura da intraprendere senza la paura di fallire, qual è il vostro motto?
Ne abbiamo uno che ci accompagna fin dall’inizio: Lucky Strike! Allenate dall’architettura, abbiano la capacità di trasformare ostacoli e imprevisti in punti di forza di un progetto: ci è già capitato che errori estremamente “fortunati” ci aprissero nuove strade.
3) Un  team dinamico, motivato e affiatato è fondamentale per andare lontano! Come siete strutturati? Quali competenze tecnico specialistiche possedete?
Il nostro Team siamo noi, Barbara e Francesca ed entrambe veniamo dal mondo dell’architettura; abbiamo grandi abilità creative e organizzative nel seguire i processi di ricerca, prototipazione e realizzazione di ciascun capo Santarella. Per noi è stato naturale passare dalla realizzazione di un progetto architettonico a quello di fashion design.
E’ chiaro che siamo due donne molto diverse e complementari per attitudini che riguardano il resto dell’organizzazione aziendale. Ma la capacità di capire fino in fondo tutti i processi, che siano questi economici, di comunicazione  o tecnico-realizzativi è una dote che ci appartiene!
Santarella: Intervista a  Barbara e Francesca
4) Wind Business Factor Competition 2013: un’opportunità per apprendere, fare networking, far conoscere la propria idea a potenziali investitori! Quale valore aggiunto state portando a casa da questa esperienza?
Qualsiasi cosa che ci è capitato di fare è stata occasione di crescita! Abbiamo una struttura molto ‘open’ direi; ci lasciamo ‘permeare’ da critiche costruttive e suggestioni. La competition capita in un momento importante per Santarella: la messa a punto e il lancio di un nuovo sistema distributivo che si fonda sull’esperienza acquisita attraverso i nostri eventi “esperenziali”.
5) Innovazione, creatività e motivazione: aspetti fondamentali per fare startup: ma non dimentichiamoci delle tecniche di management per completare il cocktail esplosivo! Cosa ne pensate?
Santarella è un brand innovativo altamente creativo capace di suscitare grandi consensi trasversalmente! E’ chiaro che in un’ottica di espansione del business è indispensabile essere preparati dal punto di vista del management.
6) Eric Ries autore del libro “The Lean StratUp” definisce la startUp come un’organizzazione dedicata alla creazione di qualcosa di nuovo in un contesto di estrema incertezza! Messaggio chiaro e rivolto a tutti coloro che vogliono percorrere nuove strade (gli imprenditori sono ovunque) e lanciare prodotti/servizi ancora inesplorati. L’approccio deve essere quello di implementare unmetodo scientifico basato sull’innovazione sperimentale per misurare  i propri progressi, collegato alla capacità di apprendimento continuo. In sintesi il messaggio è: Build-Measure-Learn innovando e sperimentando! E’ il vostro modus operandi?
Intuitivamente l’approccio utilizzato da me e da Francesca per avvicinarci al mondo del fashion è stato proprio questo! Ricordo la ‘costruzione’ del primo modello Santarella, quello che sarebbe diventato poi la Ruota, nostro brevetto d’invenzione industriale; ci siamo stese a terra su dei fogli di carta e ciascuna ridisegnava la sagoma dell’altra! La sintesi che cercavamo era di un modello che potesse andar  bene per entrambe, che nella tradizione ‘abitiamo’ taglie differenti.
La sintesi è arrivata con la Ruota; costruendo, misurando e apprendendo un processo che non conoscevamo prima!

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