Sotto il cielo delle Hawaii (USA 2015) Titolo originale: Aloha Regia: Cameron Crowe Sceneggiatura: Cameron Crowe Cast: Bradley Cooper, Emma Stone, Rachel McAdams, John Krasinski, Bill Murray, Alec Baldwin, Danny McBride, Michael Chernus, Ivana Milicevic Genere: hawaiano Se ti piace guarda anche: Paradiso amaro, Non mi scaricare, 50 volte il primo bacio
Breve bignamino delle divinità hawaiiane (fonte Wikipedia Italia, quindi credeteci a vostro rischio e pericolo):
Haumea : dea della fertilità Kaulu : uccisore di Haumea Pele : dea del fuoco Aumakua : dio della famiglia Kāne: padre di Pele (dea) e creatore del mondo Kamapua'a : semi-dio della fertilità Māui : eroe mitico attribuito alla creazione delle Hawaii Namaca : figlia di Haumea Nu'u : Uomo sopravvissuto al diluvio Lono : dio principale delle isole Hawaii Wākea : ha creato la pioggia, il sole e la luna. Ukupanipo : divinità invocata per favorire la pesca dalle sembianze di squalo
Breve bignamino delle divinità di Pensieri Cannibali:
Rachel McAdams: dea della bellezza Emma Stone: dea della simpatia Bradley Cooper: dio della recitazione... seeeh, ma neanche per sogno! Cameron Crowe: almost dio del cinema grazie a un paio di film, Almost Famous e Vanilla Sky Terrence Malick (anche se con questa pellicola non c'entra niente): il Creatore di tutto l'universo conosciuto
Cameron Crowe era uno dei miei idoli adolescenziali. Il merito? Tutto di due pellicole che adoro: Vanilla Sky, all'apparenza un thriller new-age, in realtà un geniale sguardo alla pop culture di inno millennio, e poi Almost Famous - Quasi famosi, almost la pellicola più bella sulla passione per la musica mai girata. E togliamo pure l'almost. Dopo quella formidabile doppietta di pellicole, Cameron Crowe aveva almost assunto per me lo status di divinità. Il successivo Elizabethtown, film parecchio sottovalutato, si era poi rivelato un discreto flop e non era piaciuto granché ad almost nessuno. Tranne a me. Il suo ultimo film La mia vita è uno zoo segnava la sua svolta nel cinema per famiglie e, benché fosse parecchio modesto, ancora ancora ero riuscito a digerirlo. Almost. Adesso però basta!
"Agli ordini, Cannibal!"
Cameron, che diavolo ti è successo? Una volta eri il regista più rock'n'roll di Hollywood e adesso ti metti a girare una commediola romantica ambientata alle Hawaii con una delle trame più assurde e meno interessanti dell'intera decade? Sotto il cielo delle Hawaii, banale titolo italiano che va a sostituire l'altrettanto banale titolo originale Aloha, è un condensato di miti & stereotipi sulle Hawaii. Nella prima parte però, benché abbia uno sguardo molto turistico, sembra un genuino omaggio nei confronti dell'arcipelago e della sua cultura. Si limitasse a questo, non sarebbe nemmeno troppo male.
Il tragico problema di Sotto il cielo delle Hawaii sta nella sua trama (sempre presa da Wikipedia Italia):
Il militare Brian Gilcrest si reca a Honolulu per supervisionare un satellite armato ideato dal miliardario Carson Welch. Arrivato sull'isola incontra il suo vecchio amore Tracy e fa la conoscenza di Allison, pilota della Air Force, che lo coinvolgerà nel suo tentativo di fermare il lancio del nuovo programma spaziale.
Ma a chi diavolo gliene frega di 'sto satellite e di tutta la vicenda che gli ruota attorno? Tolta questa parte, che fa andare giù le mutande ed è ancor meno interessante del caso dell'omicidio di Caspere nella seconda stagione 2 di True Detective, e non è impresa facile, tutto quello che rimane è una romcom banalissima e scontatissima, che arriva a un finale che più stucchevole non si potrebbe, in cui ATTENZIONE SPOILER tutto, ma proprio tutto, si risolve per il meglio, manco fossimo in una fiaba Disney d'altri tempi. FINE SPOILER
A salvare la baracca, o meglio la palafitta hawaiiana, ci pensa allora, proprio come in True Detective 2, Rachel McAdams, ancora una volta in splendida forma fisica e recitativa. Dovendo scegliere, comunque, direi più in forma fisica che recitativa.
Così così invece Emma Stone. Negli Usa si è creata una forte polemica, che è anche stato l'unico motivo per cui si è parlato di questo filmetto, riguardo alla scelta di assumere una pallidona come lei per un personaggio per un quarto hawaiano e per un quarto cinese. Una decisione tanto assurda quanto presa per i fondelli in rete dall'altra parte dell'Oceano, almost quanto Miss Italia 2015 Alice Sabatini qui da noi. Al punto che pure la stessa Emma Stone è arrivata a scusarsi nei confronti di chi ha ritenuto la scelta di casting un epic fail. Un peccato perché il suo personaggio, almeno all'inizio, è anche piuttosto simpatico e l'attrice sembra persino calata nella parte. Se solo non fosse che della tipa hawaiano/cinese la lentigginosa rossa almost ariana Emma Stone non ha davvero un granché...
"Ma che c'è di strano? Sono la tipica cino-hawaiana, non si vede?"
Quanto a Bradley Cooper, non ci posso fare niente. A recitare non è mai stato un fenomeno, ma se non altro una volta mi stava simpatico. Prima di girare American Sniper. Dopo American Sniper sono arrivato a detestarlo. Qui alle Hawaii Bradley Cooper non ha comunque un ruolo odioso quanto quello di Chris “American Killer” Kyle, ha solo un ruolo del tutto anonimo. Anonimo quanto questo film che si lascia anche guardare piacevole quanto una romcom media, almeno fino a quando non parla di satelliti o di balle spaziali, e lì si sprofonda nella noia più totale.
"Bradley, volevo farti i miei complimenti per la tua interpretazione in American Sniper."
"Davvero?"
"Certo, la parte dell'American Idiot ti riesce davvero bene, ahahah!"
Il tocco un tempo magico e oggi molto meno di Cameron Crowe si fa sentire giusto nella colonna sonora, come al solito molto curata, che passa dalle musiche originali di Jonsi dei Sigur Ros al rock di Who e Rolling Stones, passando per brani tradizionali hawaiani e un accenno di suono 80s con Tears for Fears e Hall & Oates. Anche in questo caso il mix che ne esce è però un pasticciaccio privo di una sua coerenza ed omogeneità e, ancor di più, privo di senso. Come Emma Stone che fa la tipa di origini hawaiane e cinesi. (voto 5/10)