SHOE TALES. Eleganza soft, in un contesto onirico che ne esalta l’unicità. Il fatto a mano come espressione di fantasia realizzata unendo tradizione e innovazione. La collezione Santoni p/e 16 nasce da una ricerca estetica e artigianale in continuo divenire. Tratteggia la figura di un uomo fuori dagli schemi, che passa con la medesima sprezzatura attraverso mondi e stili.
Tratto unificante è il gusto di una manualità presente e persistente, mai ostentata. Una scarpa Santoni è oggetto prezioso, senza preziosismi. Questa stagione le forme si accorciano e sfilano, creando inediti equilibri. Ricorre il dettaglio della mascherina chiusa da doppia fibbia: segno che identifica le classiche double monkstrap in nuance preziose e surreali, le slipper di pitone intrecciato o suede, i sandali di cuoio. I tagli scoprono il piede e ne ridisegnano la silhouette: senza cuciture, con profili netti. Suole a isola e gusci opanka cuciti a mano conferiscono una nuova presenza alle stringate, mentre i bicolori occhieggiano a una eleganza d’antan, attualizzata. La morbidezza è valore ricorrente. Le sneakers garfiche e sfoderate hanno una allure decontractè che prosegue nelle borse: ventiquattr’ore e briefcase completamente destrutturate. Dai cuoi candidi ai bruciati, dai marroni intensi agli aranci e rossi profondi, dalle nuance di blu al nero notturno, le note cromatiche sono dense e mascoline. I materiali sono avvolgenti e preziosi: vitello spazzolato, coccodrillo, canguro, alce dalla mano serica, vitelli invecchiati con finiture lucide. Questa stagione Santoni esce dagli spazi di via Montenapoleone per occupare gli eleganti interni di Palazzo Bocconi con una installazione pensata da Patrick Kinmonth e Antonio Monfreda, visionario duo di curatori e direttori creativi autori di sensazionali interventi multisensoriali. Per Santoni, Kinmonth e Monfreda hanno immaginato un dialogo tra passato e presente, tra tradizione e innovazione. Una serie di collage raccolti in un grande volume dal sapore alchemico saranno il centro della presentazione, per poi animarsi in un video nel quale le scarpe si muovono in una dimensione onirica. Il dialogo tra linguaggi regala tangibilità spaziale all’essenza stessa del mondo Santoni: tattile, artigianale, contemporaneo ma senza tempo.