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Santorini, il diario di bordo

Creato il 16 settembre 2010 da Lucaiacovone
Santorini, il diario di bordo
Oia, inserito originariamente da luca iacovone.

Eccone un altro, non è bastata la veloce doccia in Hotel per sbarazzarmi una volta per tutte di tutto quel riso tra i capelli. Agnese mi guarda e prima prova a suggerirmi qualcosa con delle smorfie incomprensibili, poi si copre la bocca con la mano e scoppia in una risata delirante. Con le dita ancora impigliate nei i capelli e il chicco di riso ora in trappola, mi volto verso la fila al check in: mi stanno guardando tutti, schifati attendono di scoprire quale bestia immonda nascondano le mie chiome: "No, no, è riso, è di oggi…". La risata di Agnese è inarrestabile, finché la mia si aggiunge alla sua. E' la nostra prima notte di nozze, a Milano Malpensa.
4 Ago - Arriviamo a Santorini in tarda mattinata. Prima di riuscire a prendere un taxi ci vuole un po': è un soleggiato 4 Agosto in una delle più romantiche isole greche. Abbiamo affittato on line un appartamentino nel pieno centro di Oia, grazioso paesino a nord dell'isola. Il proprietario ci attende fra dieci minuti alla fermata degli autobus. Sulla strada il tassista si ferma a prendere altre due persone e fissa i loro bagagli con una vecchia corda sul tetto del taxi. Lo sguardo di Agnese però è appeso al finestrino dall'inizio della corsa. Le strade sono strette e le casette a ridosso della spiaggia sembrano la caricatura mal riuscita di quelle col tetto azzurro delle cartoline. Starà di certo pensando a Poletta85 o a Tilly78, le ragazze conosciute su uno di quei forum dedicati al matrimonio, pieni di consigli e recensioni, e alle favolose destinazioni dei loro viaggi di nozze: Australia, Madagascar, NewYork… l'aveva detto zia Franca, "no, la Grecia è troppo vicina!".
Alla fermata dei bus riconosciamo il proprietario e, alle sue spalle, l'inatteso e magico proscenio dello spettacolo che - ora sì - può cominciare: uno schiaffo di luci e colori che cancella d'un colpo similitudini, attese e delusioni… ogni cosa, anche la nostra piccola casa, è bianca, con il cielo che sfuma nei tetti azzurri. Parte dell'appartamentino è scavata nella roccia vulcanica e dalla finestra, ai piedi del letto, l'Egeo. E' questa l'immagine che conserviamo negli occhi fino al pomeriggio, quando il brusio dalla strada ci sveglia ricaricandoci di adrenalina. Ci lasciamo rapire dallo scalpitio sulle strade e arriviamo ai ruderi di un vecchio castello. Tutti aspettano di assistere a quello che ancora non sappiamo sta per diventare il ricordo che più gelosamente tratterremo nella nostra memoria. Il Sole sta tramontando e qui, a Santorini, la cosa pare tutt'altro che scontata. Il brusio si rompe all'improvviso in una lunga e silenziosa apnea quando il sole comincia a sfiorare il mare. Il cielo è una tavolozza di colori purpurei. Quando pare che il declino dell'enorme palla di fuoco sia inarrestabile, e che il mare abbia inghiottito nel profondo dei suoi abissi ogni suo residuo, si apre nella folla un applauso forte quanto frenetico, entusiasta. E così ogni sera, nei giorni a seguire.
5/6 Ago - Il mare mangia il sole, lo ingoia facendolo scendere lentamente nella sua pancia: un rito che prende i colori del mito, e quando si parla di mito a Santorini, si parla di Atlantide. Così ci mettiamo sulle sue tracce, prenotiamo una mini crociera attorno all'isola. A metà del giro ci invitano a scendere per un'escursione lungo i sentieri che costeggiano le bocche dei vulcani ancora attivi. I nostri infradito cominciano a risentire delle alte temperature che la terra raggiunge: "alcuni giorni sfiora i 50 gradi", assicura la guida. L'eruzione del 1650 a.C. inabissò la maggior parte dell'isola dando origine alla più grande caldera del pianeta e, secondo molti studiosi, al mito di Atlantide. Inoltre, secondo alcuni, lo tsunami provocato dall'eruzione potrebbe aver provocato quello che i Testi Sacri ricordano come il Diluvio Universale. L'indomani è la volta di Akrotiri e del suo immenso sito archeologico: una Pompei della civiltà minoica. Passiamo la serata nella principale città di Santorini, Firà, lo spirito che si respira qui è completamente diverso da quello poetico e magico di Oia: l'età media scende di molto e la Grecia torna ad essere la meta preferita di scapestrati neodiplomati.
7/8 Ago - E' la volta delle splendide coste di Santorini: in due giorni abbiamo percorso l'intero perimetro dell'isola, ovviamente in Quad. Dalla esotica spiaggia rossa, alle caraibiche Perissa e Kamari, per la hollywoodiana Ammoudi, passando per la più tranquilla Monolithos: ognuna ci ha raccontato una storia. E, dulcis in fundo, il tramonto ci sorprende nella parte nordorientale dell'isola, sulle spiagge meno assaltate dai turisti: Il mare è cristallino, la sabbia color pece. Il pomeriggio volge al termine, il sole è pronto a replicare il suo spettacolo. Attorno a noi solo sabbia e mare: nessun posto al mondo poteva essere più adatto di quello per scambiarci le ultime parole d'amore di questo nostro primo viaggio da marito e moglie.


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