Magia di colori,
profumo di mito,
paese di madreperla
sul nero vulcano,
e nel blu del mare
il sogno d’Atlantide
c’allunga
colonne d’avorio
verso l’azzurro del cielo…
Paolo Ursaia
E’ una delle isole della Grecia più conosciute ed apprezzate; il luogo in cui ammirare, a detta di molti, il tramonto più bello del mondo.
Rosso, marrone, verde: sono i colori delle rocce vulcaniche che caratterizzano l’isola, a seconda della luce del sole de dei colori donati dal tempo a queste terre antichissime.
Il Dream Blog fa scalo oggi a Santorini, l’isola del sole.
Santorini, detta anche Santorino (in greco moderno “Sandorini”, o in greco antico “Thera”), appartiene all’arcipelago delle Cicladi.
Si tratta di un’isola vulcanica con una storia millenaria, che da sempre ruota intorno a miti, leggende e al suo vulcano, ancora attivo. Un rapporto simbiotico che, nel tempo, l’ha trasformata profondamente.
Risale, pensate, al 1950 a.C. un’eruzione dalle proporzioni devastanti che distrusse, in seguito anche ad un grande terremoto causato dalla forte esplosione, molti dei villaggi allora presenti, determinando forme e dimensioni di oggi.
In seguito a tale evento l’isola si spopolò. Dovettero passare altri 300 anni per l’insediamento della successiva colonizzazione, avvenuta per opera dei mercanti Fenici, che vi si insediarono per circa 250 anni.
Venne successivamente conquistata, intorno al 900 a.C., dagli Spartani, che la battezzarono con l’antico nome di Thera.
L’isola rimase poi lontana dai principali eventi storici del periodo, almeno fino al 1024, quando Costantinopoli cadde durante la Quarta Crociata.
Fu offerta quindi come baronato alla famiglia veneziana dei Barozzi, diventando ufficialmente la sede del vescovato cattolico. Si deve proprio ai veneziani l’attuale nome dell’isola, Santorini, che le venne attribuito in onore a Santa Irene, grazie alla presenza sull’isola di una cappella a lei dedicata.
Infine, dal 1759, entrò a far parte dell’Impero Ottomano e conobbe, in seguito a ciò, nuova vita e prosperità, diventando un fiorente centro di scambi commerciali.
Santorini è l’isola più meridionale delle Cicladi e occupa una superficie di circa 73 chilometri quadrati.
E’ località universalmente conosciuta ed apprezzata: i suoi panorami hanno incantato ed incantano ancora oggi i milioni di turisti che ogni anno la affollano e la amano.
Le tonalità del mare e del cielo vengono ogni giorno riscaldate ed illuminate dalla luce del sole, che esalta a sua volta i villaggi bianchi dell’isola, imprimendosi in questo modo, per sempre, nei ricordi dei tanti visitatori.
Terra di sole, di scogliere a picco sul mare, di panorami unici, di romantiche cittadine, ma anche dell’antica leggenda di Atlantide.
Un tempo isola dalla forma rotonda, in seguito al terremoto del 1950 a.C. e all’eruzione del suo vulcano, il suo aspetto cambiò radicalmente: la parte centrale, infatti, affondò, determinandone la conformazione attuale.
Per quanto ridotta nelle dimensioni, Santorini offre diversi punti di interesse turistico.
Come, ad esempio, Akrotiri, un antico paese che è stato completamente sepolto dalla lava del vulcano, oltre 3500 anni fa. Squadre di archeologi sono da anni impegnate a recuperare i resti della civiltà sommersa, ed è già possibile, oggi, passeggiare nei piccoli vicoli dei quartieri ed ammirare gli edifici d’un tempo.
Oia, invece, è il luogo ideale per lunghe passeggiate panoramiche e per fare shopping, oltreché per ammirare i tramonti più suggestivi.
Ed ancora il piccolo villaggio di Imerovigli, situato a 300 metri sopra il livello del mare e caratterizzato da numerose cappelle e piccole chiese.
Molti degli abitanti di Santorini, ma in generale di tutte le isole greche, hanno due vite distinte. La prima è quella tipica della stagione estiva, caratterizzata da un gran numero di visitatori, in cui in diversi trovano occupazione nell’industria turistica, siano essi, ristoratori, camerieri, albergatori, ecc.
La seconda è la vita che ricomincia quando i turisti se ne vanno, quando il vento del nord, il melteni, si fa più fresco, e lascia intendere che un’altra estate è trascorsa e che è tempo di tornare alla reale quotidianità dell’isola, fatta di agricoltura, pesca e di una vita più intima della comunità.
In attesa dei prossimi, meravigliosi, tramonti!
Αντίο στη Σαντορίνη!