Santoro-La7, strane coincidenze

Creato il 02 luglio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Sembrava tutto fatto tra Santoro e La7, poi l’amministratore delegato di Telecom Italia Media ha fatto saltare tutto barricandosi dietro a fumose “inconciliabili posizioni contrattuali”, senza chiarire quali siano. Santoro dal canto suo ha gridato al conflitto di interessi e potrebbe non aver sbagliato mira.

Martedì scorso le parti erano vicinissime, mancava solo la firma. Il titolo Telecom è schizzato in alto del 20%. Nel frattempo, però, sta accadendo qualcos’altro: il Governo sta elaborando la manovra finanziaria. Apparentemente le due vicende non hanno nulla in comune, ma finiscono per essere strettamente connesse. 

All’interno della prima bozza di Tremonti c’è un progetto del Ministero per lo Sviluppo Economico: un piano di interesse nazionale per il diritto di accesso a internet, mediante la razionalizzazione, la modernizzazione e l’ammodernamento delle strettura esistenti, con l’apertura del mercato e l’imposizione di obblighi di servizio universale.

Telecom così avrebbe dovuto spendere sonanti denari per ammodernare la linea telefonica medievale di cui dispone. Non solo, ma non le sarebbe più stato garantito il monopolio della rete fisica, lascito del periodo da azienda di stato. Sostanzialmente, Telecom avrebbe perso il più grande vantaggio che ha sugli avversari. Una mazzata mica da ridere.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Passano due giorni. Giovedì  Stella annuncia la fine del negoziato con l’anchor man, il titolo tracolla in borsa. Il Consiglio dei Ministri cancella il piano per internet e decide di mantenere lo status quo.

Coincidenza?

Bernabè assicura di sì. Ma d’altronde, se il Presidente del Consiglio è pure proprietario, direttamente, della più grande televisione del Paese e, indirettamente, della tv di Stato, è lecito aspettarsi qualche ricatto nel momento in cui un canale privato è sul punto di compiere il grande balzo.


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