Sanzioni in continuo aumento per la Russia da parte dell’UE

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In seguito all’annessione della Crimea alla Russia, firmata qualche giorno fa a Mosca, in presenza del Presidente russo Vladimir Putin e del Presidente dell’Ucraina Arseniy Yatsenyuk, non accennano a smettere le sanzioni da parte dell’Unione Europea, che nella lista dei responsabili che dovranno pagare sono ora trentadue uomini.

L’inserimento di nuovi nomi è stato annunciato dal Presidente francese Hollande, il quale ha reso noto ai giornali le decisioni che si sono prese al vertice europeo di Bruxelles. Il Presidente della Commissione Barroso ha anche affermato che sono previste delle procedure giuridiche per alcuni dei responsabili, e non solamente delle sanzioni amministrative. Nel frattempo, è stato annullato il G8 di Sochi, confermato dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel, mentre Barack Obama ha annunciato un pieno appoggio all’Ucraina, per la quale la Commissione ha già deciso di aumentare il fondo di aiuti internazionali.

Ma sembra che Putin non capisca la preoccupazione degli Stati Occidentali, ignorando le sanzioni amministrative e tutte le intimidazioni ricevute nelle ultime settimane. Difatti, oggi ha rinnovato il suo appoggio alla NATO per la missione in Afghanistan. Esclude un intervento militare il Presidente Yatsenyuk, ma propone di limitare le richieste di gas da parte dell’UE, in modo da limitare i profitti della Russia. Un intervento militare, continua il Presidente ucraino, sarebbe una Terza Guerra Mondiale che il mondo non vuole. Questo viene condiviso anche dai vertici russi, che escludono a priori un’invasione dell’Ucraina.

di Alessandro Bovo

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