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Ebbene si è fatta ampia autocritica sul risultato del voto. Fin troppa direi, considerato che l’autocritica si è fatta in base ai risultati che avremmo voluto ottenere piuttosto che sulla realtà. E la realtà è che il figlio della casta, Renzi, si è comprato il voto con i famosi 80€ dati a quei dieci milioni di Italiani che lo hanno ripagato tutti, dal primo all’ultimo, ricompensandolo col voto. Fin troppo facile ricordare in una occasione come questa i famosissimi titoli dei capolavori di Sergio Leone: gli Italiani si sono venduti gli esodati e tutti i sacrifici di chi non ce la fa più ad arrivare a fine mese “Per un pugno di €uro” e “Per qualche €uro in più”.
Gli Italiani per quegli sporchi 80€ di Lauriana memoria hanno legittimato con una maggioranza da favola un presidente del consiglio del Pd non eletto, dopo altri due presidenti del consiglio non eletti e un terzo, Bersani, che ci ha provato; il tutto per una regola che vale solo per il Pd: portare a termine la legislatura, cosa che non vale quando al governo c’è stato il centro destra, perché fatto fuori il Berlusca nessuno ha pensato che comunque si doveva finire quella legislatura con qualcun altro presidente del consiglio del centro destra.
Gli Italiani hanno altresì legittimato la Boldrini e la Serracchiani con i loro voli di stato per faccende personali tipo partecipazioni a funerali o partecipazioni a trasmissioni televisive. Hanno legittimato l’andazzo che vede scandalizzarsi solo una volta scoperto lo scandalo, ma fino a quando non viene scoperto, ebbene, tutto va ben madama la marchesa, basta che mi dai quel piatto di lenticchie.
Gli Italiani, ancora, sempre per quel piatto di lenticchie di biblica memoria, rappresentato da quegli sporchi 80€, si sono bevuti anche la campagna elettorale all’ultimo insulto di quel tale ex cavaliere che dalla paura di essere ghigliottinato ha chiamato Grillo assassino per la sua condanna di omicidio colposo dovuto a quell’incidente d’auto di trent’anni fa. Hanno pensato, gli Italiani, bene, adesso abbiamo anche la scusa buona per ripagare Renzi degli 80€.
La realtà però è anche quella che vede il M5S, nonostante tutto e nonostante tutti gli altri, consolidare la sua posizione di forza con un buon 21% di zoccolo duro. Un 21% che fa gola alla stessa Forza Italia (che dall’alto del suo 17%, da primo partito che era stato è passato in terza posizione nonostante Berlusconi e tutti gli eserciti della salvezza), fa gola ad una Lega in orgasmo per un 6% per non parlare dei partitucoli satelliti di FI pronti, alla malaparata, a ritornare in seno alla “famigghia”, buttando alle ortiche i buoni propositi anticastaioli di cui si erano sciacquati la bocca in campagna elettorale.
Quindi, come da titolo, alla fine dei conti non è il M5S che sta stufando, quanto i suoi elettori. Nei Social-network c’è pieno di pseudosimpatizzanti del Movimento che qualsiasi cosa si faccia, l’indomani : “Hanno votato per abolire reato di clandestinità? Bene non voterò mai più M5S!”, “Hanno detto che si alleeranno con Farage? Bene! Non li voterò più!”, “Si alleeranno con la Le Pen? Non li voterò più!”, “Si alleeranno con Tsipras? Non li voterò più!”, etc, etc, etc… Ma questi sono solo individui da poco che non cercano altro che qualche scusa per tornare sotto le grinfie rassicuranti della famigghia castaiola. Quanti ne ho visti, quanti ne ho conosciuti, di convinti sostenitori armati di tutto punto con lancia in resta e scolapiatti in testa gridare contro la Casta e poi tornare buoni buoni tra le sue braccia da perfetta meretrice.
Sapete che vi dico, pupazzi? Ma annatevene al bar all’angolo a fare, tutti, i CT della nazionale di calcio tra un bicchiere di vino e l’altro e tra una bestemmia e l’altra, giocando a briscola, come facevate prima. Perché è l’unica cosa che sapete fare bene.
Gentaglia.
IL CRONISTA
Sapete che c’è? Non è il M5S a stufare, ma i suoi elettori.