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Sapone da Bucato con olio di oliva (anche da frittura)

Creato il 06 maggio 2013 da Manuki @manuki16
Sapone da Bucato con olio di oliva (anche da frittura) Dopo qualche tempo che non posto più cose saponose ritorno sul tema parlando di Bucato.
Può sembrare strano ma fare un sapone da bucato efficace è più complicato che fare un buon sapone artigianale per il corpo.
Se vi chiedete perchè è presto detto. Un sapone da bucato deve lasciare i capi belli puliti e possibilmente bianchi (se lo erano in origine) mentre i saponi artigianali creano dei precipitati con i sali presenti nell'acqua di lavaggio che tendono a rimanere sui capi ed ingrigirli.
Si può cercare di ovviare a questo facendo innanzitutto un sapone con un piccolissimo se non nullo sconto di soda (0-2%) e aggiungendo un sequestrante che aiuta a fare in modo che i precipitati non si formino.
In questo modo ho ottenuto dei risultati accettabili, considerando anche che non ho molti capi bianchi da ingrigire!
In forma solida lo uso prettamente per smacchiare e lavare qualche cosa a mano. Tra l'altro ottimo  per il lavaggio dei pennelli da Make Up molto sporchi, anche se avendo uno sconto di soda basso consiglio l'utilizzo dei guanti alle mani più sensibili perchè risulta  più aggressivo sulla pelle.
Sapone da Bucato con olio di oliva (anche da frittura)
Ultimamente ho anche sperimentato l'utilizzo di olio di riciclo da una frittura di verdura impastellata ottenendo un ottimo risultato.

Non friggo quasi mai a casa quindi non è normale per me trovarmi con dell'olio da smaltire e spesso andare all'oasi ecologica è un impegno.
Vi ricordo infatti che  non è consigliabile usare l'olio di frittura più di una volta perchè si degrada e che l'olio esausto non va buttato nel sacco dei rifiuti né tanto meno nel water o nel lavandino perchè grosse quantità di olio non riescono ad essere riequilibrata in maniera efficace dal sistema fognario o dal terreno (quando finisce in discarica se buttato con la spazzatura) andando ad alterare poi tutti gli ecosistemi collegati. 
Gli oli esausti di qualsiasi natura (dall'auto alla cucina) vanno quindi portati all'oasi ecologica della propria zona.
Ritornando al nostro esperimento ho riciclato in queto modo 700gr di olio extravergine d'oliva utilizzato per la frittura di queste verdure miste impastellate ed una decina di palline di formaggio sempre impastellate.
L'ho lasciato  rffreddare, l'ho filtrato con un filtro di carta molto sottile ed ho provato a fare questo sapone da bucato con aggiunta di un po' di olio di cocco e olio essenziale di lavanda come profumazione.
Non so bene cosa se la cosa possa funzionare anche con oli esausti con odori più forti (es. pesce) ma in questo caso il risultato è stato ottimale.
N.B: Questo sapone può essere fatto seguendo questa ricetta solo con l'olio d'oliva. Altri oli per frittura (oli di semi) non rendono bene in grandi quantità nel sapone (vedi articolo sui grassi nei saponi)
Sconsiglio inoltre di provare a saponificare con oli per frittura misti (tipo Friol, per intenderci) perchè è impossibile determinare il coefficiente di saponificazione adatto allo socopo.
Sapone da Bucato con olio di oliva (anche da frittura)

Ora vi racconto come ho fatto questo esperimento....
A breve scriverò anche un articolo riguardo i sequestranti nel sapone.
In questa ricetta ho usato il sodio citrato, sale derivato dall'acido citrico che inserito nella nostra soluzione acquosa agirà appunto da sequestrante ed aiuterà anche un pochino con la durezza del sapone.
Io l'ho acquistato su percarbonatodisodio.it
A dispetto del sito un po' grezzo sono un'azienda seria e sembrano abituati ad avere a che fare con i saponificatori artigianali.

Ingredienti fondamentali:

  • 700 gr di olio di oliva da frittura filtrato o normale olio di oliva
  • 300 gr Olio di Cooco
  • 147.5 grammi di soda caustica (NaOH) (sconto1%)
  • 300 grammi d' acqua distillata
  • 20gr Sodio citrato (2% sul peso dei grassi)

Ingredienti facoltativi:
  • 20-25ml di olio essenziale di lavanda - 1 cucchiaio di farina

Procedimento:
Fase 1: Preparare l'area di lavoro
Il posto ideale per fare il sapone è la cucina perché c'è a portata di mano tutto quello che serve. Sgombrate il piano di lavoro, copritelo con vecchi giornali o con strofinacci. Indossate i guanti e tenete a portata di mano la mascherina e gli occhialini.
Fase 2: Preparare la soluzione caustica
Indossate guanti, mascherina e occhialini; in una tazza larga pesate con assoluta precisione e il sodio citrato e la soda caustica. Nella caraffa di pirex pesate l'acqua e scioglieteci bene il sodio citrato, quindi mettetela sul fondo del lavello. Versate poco a poco la soda nell'acqua, mescolando in modo che si sciolga bene. Attenzione perché la temperatura della soluzione caustica salirà rapidamente sino ad 70/80 gradi. Riponete il contenitore coperto in un luogo sicuro a raffreddare
Fase 3: Preparare i grassi
Mettete la pentola di acciaio sulla bilancia e, con assoluta precisione, pesate gli oli. Mettete la pentola sul fornello. Fate scaldare a fuoco bassissimo, mescolando di tanto in tanto. I grassi non devono scaldarsi troppo.
Fase 4: Preparare gli ingredienti facoltativi
Mentre la soluzione caustica raffredda e il grasso si riscalda, misurare l'olio essenziale di lavanda. In una tazzina mescolare l'olio essenziale con la farina.
Fase 5: Versare la soluzione caustica nei grassi
Indossate guanti, mascherina e occhialini, con il termometro controllate la temperatura del grasso e della soluzione caustica. Quando entrambe sono a 45 gradi, versate dolcemente la soluzione caustica nel grasso, mescolando bene col cucchiaio di legno. Ora è il momento di passare al frullatore a immersione.
Fase 6: Il nastro
Questo è un punto cruciale per tutti i saponai!
Mentre frullate, il sapone cambierà colore e consistenza, diventando sempre più cremoso. Ad un tratto, togliendo il frullatore e facendo colare un po' di miscela nella pentola, vedrete che resterà in superficie per qualche secondo prima di affondare. Questa "traccia" è il nastro. Adesso potete aggiungere tutti gli ingredienti facoltativi che avete previsto: posate il frullatore, prendete il cucchiaio e mescolate piano mentre versate l'olio essenziale nel sapone.
Fase 7: il gel
Dopo aver aggiunto velocemente gli ingredienti facoltativi, versate il sapone fresco nello stampo. Isolate bene con coperte perché stia caldo. In questo modo verrà raggiunta la fase gel in cui il sapone risulterà di un colore gelatinoso. Resistete alla tentazione di sbirciare per conservare il calore!
Fase 8: stagionatura
Lasciate il sapone coperto nello stampo per 48 ore. Dopodichè sformatelo, tagliatelo e lasciatelo stagionare all'aria in un ambiente asciutto e fresco.
La saponificazione si completa nel giro di un paio di settimane ma la stagionatura ottimale di un sapone artigianale è 6-8 settimane.
Più è lunga la stagionatura, migliore è il risultato!
N.B. Attenersi BENE alle norme di sicurezza nel maneggiare la soda caustica e la pasta di sapone fresca!

Per tutto quello che vi serve sapere riguardo alla saponificazione cliccate sul Tab "Sapone" nel menù sotto il titolo!

Mi raccomando chiedete pure se avete domande, dubbi o curiosità!
Alla prossima!
Sapone da Bucato con olio di oliva (anche da frittura)


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