Sapori e dissapori di Scott Hicks

[Cooking Jungle] Sapori e dissapori (2007, tit. or. No Reservations) è una commedia di Scott Hicks cbe racconta la storia di una cuoca, Kate (Catherine Zeta-Jones), alle prese con il suo temperamento risoluto e con gli imprevisti della vita. La giovane donna, per esempio, single e senza orari, si trova a dover accudire Zoe (Abigail Breslin), la figlia della sorella che muore in un incidente. In più, a lavoro (un prestigiosissimo ristorante di Manhattan, uno di quelli che potrebbero frequentare le disinibite protagoniste di Sex & the City), all'improvviso si trova un aiuto cuoco impiccione, Nick (Aaron Eckart), che rischia di prendere il suo posto. Per non parlare della datrice di lavoro, che le impone incontri costanti con uno psicanalista (Bob Balaban). Niente sembra andare per il verso giusto, anche i clienti lamentano di tanto in tanto qualche imperfezione e la risposta più "vivace" della bella Kate non si fa attendere.
Sapori e dissapori è uno di quei film che non si attesta mai del tutto né sul piano della commedia, né su quello del film drammatico. Per il tema, in linea di massima, dovremmo catalogarlo nella sezione più "leggera", ma i contenuti non sono tutti in linea e spesso sfociano in scene dolorose e commoventi, con spunti anche buoni e profondi, se non fosse che non vengono sviluppati e rimangono allo stato larvale di buone intuizioni psicologiche sui personaggi. Né si può rinfacciare qualcosa agli interpreti, tutti bravi e comunque in linea con gli standard di questi prodotti cinematografici: sia colpa del girato o del montaggio, l'alternarsi degli stati d'animo comunque non mi convince e conferisce colpevolmente alla pellicola un sapore di superficialità che forse non merita. Anche in Julie & Julia ci si imbatte in quadri meno sereni, però quel film neutralizza la portata di certi eventi e la loro carica drammatica, per farne un gioco, anche quando questo gioco mostra le sue ricadute, non si sfocia mai in vera tristezza.
Inoltre, in Sapori e dissapori, la cucina non è uno snodo: è un ambiente di lavoro e, se vogliamo, una dimensione pseudo-esistenziale. Ma se si esclude l'artiglieria di sapori, colori, odori, idee gastronomiche più o meno invitanti, l'impressione che si ha in certi momenti è che Kate sia aiuto-cuoco in qualche ristorantino di provincia. È vero anche che certe situazioni si danno anche in ristoranti da gambero rosso, così com'è vero che alcuni dialoghi contribuiscono a definire il personaggio e il suo carattere. Ma queste pennellate così decise invalidano in parte la cornice culinaria in quanto tale e disturbano anche il "paesaggio" narrativo e psicologico a cui allude, più ambiziosamente, il titolo originale: No Reservations.