Nel piccolo villaggio di Cazeau, allungato nella campagna di Templeuve (Vallonia), si trova questa piccola brasserie artigianale, rinata dalle ceneri di un’antica brasserie (dal nome Agache) a conduzione familiare, fondata nel 1753 e rimasta aperta fino al 1969. Per sette generazioni questa brasserie ha continuato a produrre in questo villaggio le proprie birre.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Brasserie Agache, insieme ad altre due produzioni locali, hanno subito una forte crisi, data dalla crescente richiesta di birra a bassa fermentazione da parte della popolazione, soprattutto pils, quindi birre molto più semplici nella bevuta e nei “gusti” oltre che a gradazioni alcoliche più basse, subendo uno spostamento della richiesta verso altre realtà birrarie più industriali. La conseguenza naturale fu la chiusura della Brasserie Agache nel 1969.
Verso la fine degli anni ’90 Laurent Agache, ultimo “rampollo” della famiglia fondatrice della brasserie, comincia a pensare di continuare nuovamente la tradizione familiare brassicola, Nel 2004 il risultato finale, dopo alcune prove di produzione e la sperimentazione di luppoli extra europei, è stato il ritorno in grande stile della nuova Brasserie de Cazeau che racchiude in esso la tradizione e cultura birraia della famiglia Agache.
Secondo gli ultimi dati, la produzione annuale della birreria Cazeau ha raggiunto i 600 ettolitri. Metà va all’estero, negli li Stati Uniti e soprattutto in Italia. “Abbiamo raddoppiato la nostra produzione in tre anni. Dal 2008, abbiamo aumentato le vendite del 25% “.
Questi risultati vengono analizzati da Laurent: “Non vogliamo ingrandirci troppe e fare salti nel buoi. Meglio far tutto a piccoli passi perché se perseguiamo obiettivi eccessivamente ambiziosi dovremmo sicuramente scendere a compromessi, soprattutto in termini di qualità. Peferisco puntare sulla qualità, il nostro valore aggiunto. ”
Altro progetto ambizioso è quello di coltivarsi le materie prime sul terreno del birrificio/fattoria cercando di coinvolgere anche gli altri agricoltori locali sempre con l’idea di uno sviluppo economico e di benessere di tutto il territorio di Templeuve. Beh, Forza Laurent!
Saison de Cazeau
Saison leggera, non secca, erbacea sì ma con un carattere decisamente più floreale. Aromatizzata con i fiori di sambuco, questa birra si presenta con un colore biondo tenue, leggermente opalescente, e con una testa di schiuma fine e mediamente persistente. Il carattere floreale si sprigiona subito al naso, insieme ad un sottofondo erbaceo non secco, né esacerbato, ma tenue e diffuso. Il corpo è snello beverino e dissetante. 5% alc. vol.
La Mr Jean
Birra prodotta per la Festa annuale del Santo Patrono di Templeuve dal carattere deciso e pienamente luppolato (Amarillo), per una birra nel complesso fresca e beverina con retrogusto secco ed asciutto. 6% alc. vol.
Hop Harvest
Belgian Ipa prodotta con i luppoli della fattoria del birrificio. Birra dissetante con in prevalenza sia nell’aroma che nel gusto il luppoli in fiore utilizzato (Styrian Golding). Finale secco con note erbacee. 6% alc. vol.
Tournay Tripel
Quattro i luppoli usati, per questa Triple IPA. E’ avvinghiata alla tradizione delle triple belghe, corpose, amaricanti, alcoliche, alla quale il dry hopping durante la fase di maturazione ha conferito una rifinitura più secca ed asciutta della media. Una birra che soddisfa e disseta, robusta di malti ma anche, e soprattutto, erbacea e floreale di luppoli, che ne prosciugano adeguatamente il finale.