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Sarà un successo? Inglesi ed Americani credono di sì

Creato il 29 settembre 2010 da Weirde
Ennesimo tentativo di emulare il successo di Twilight.
Ennesimo romanzo young adult.
Ennesimo romanzi sci-fi che cavalca la moda del momento.
Ennesimo romanzo preceduto da una pubblicità mediatica mastodontica.
Ennesimo libro che viene stralodato da critici e non per farlo diventare di moda.
Ennesimo libro di moda che diventerà presto un film.
Tutto questo è I am number four
In Italia non è ancora arrivato, ma io prevedo che questo libro arriverà presto anche da noi. Vedremo se la mia previsione si rivelerà giusta oppure no. Tenete a mente questo libro, poichè è già diventato un vero e proprio caso in America e in Inghilterra.
Ne sarà tratto anche un film con Alex Pettyfer and Timothy Olyphant. Ne girano già diversi trailer on line.
book cover of 

I Am Number Four 

by

Pittacus Lore
Titolo: I am number four (Io sono il numero quattro)
Autore: Pittacus Lore
(In realtà Pittacus Lore è il protagonista del libro e la voce narrante del romanzo, narrato appunto in prima persona. Un alieno del pianeta Lorien giunto sulla Terra venti anni fa. I veri autori di questo romanzo sono James Frey e Jobie Hughes. Hughes è pressochè sconosciuto, ma Frey è un autore famoso in America ed in tutto il mondo)
Trama
:  Nove di noi giunsero fino a qui. Abbiamo il vostro steso aspetto. Parliamo come voi. Viviamo tra voi. Ma non siamo come voi. Noi possiamo fare cose che voi potete solo sognare. Abbiamo poteri che voi potete solo sognare di avere. Siamo più forti e più veloci di qualunque cosa abbiate mai visto. Noi siamo simili ai supereroi che venerate nei film e nei fumetti, ma siamo reali. Il nostro piano era crescere, imparare e diventare ancora più forti, per poi combatterli. Ma LORO ci hanno trovato e hanno iniziato a darci la caccia. Ora siamo tutti in fuga. Viviamo nascisti tra di voi cercando di mimetizzarci. Voi non sapete della nostra esistenza, ma LORO sì. 
Hanno preso Numero uno in Malaysia.
Numero due in Inghilterra.
E Numero tre in Kenya.
Li hanno uccisi. 
Io sono Numero quattro. 
Sono il prossimo sulla loro lista.
Nove alieni adolescenti, braccati da uno spietato nemico. Mi ricorda molto la trama di Roswell, il telefilm, vi ricordate? Per non parlare poi della trama di Superman....
Il libro è diventato superfamoso in pochissimo tempo in America grazie ad una pubblicità mediatica veramente ben fatta e spinta ulteriormente dalla fama dell'autore James Frey, tristemente famoso per avere diciamo abbellito troppo con fatti mai successi il libro autobiografico che ha scritto sul suo percorso di disintossicazione da droghe e alcool, A million little pieces. Quando i lettori scoprirono che molte cose che l'autore nel libro spacciava come veramente accadute erano state in realtà inventate ne scoppiò un vero caso in America. Le televisioni ne parlarono fino alla sfinimento e Frey, nel bene e nel male, aumentò comunque la sua fama.
Il suo libro incriminato giunse anche in Italia col titolo In un milione di pezzi:
Sarà un successo? Inglesi ed Americani credono di sì
Titolo: In un milione di pezzi
Autore: James Frey
Trama:
 Un uomo di 23 anni si risveglia a bordo di un aereo in uno stato al confine tra la vita e la morte, in seguito a una sequenza di abusi di alcol e droghe. La famiglia, sbalordita e disperata, lo accoglie all'aeroporto di Chicago per trasferirlo in una clinica di riabilitazione del Minnesota. Qui, dopo una prima visita, un medico gli garantisce che morirà nel giro di pochi giorni se ricomincia a bere. Qui, Frey passerà due mesi spaventosi per disintossicarsi e confrontarsi con la furia interiore che da anni lo spinge a distruggersi. E soprattutto si troverà a dover fare una scelta: accettare di non vedere mai i suoi 24 anni oppure raccogliere i rottami della propria vita e agire.
E' stato pubblicato in Italia anche il seguito di In un milione di pezzi:
Sarà un successo? Inglesi ed Americani credono di sì
Titolo: Il mio amico Leonard
Autore: James Frey
Trama:
 Leonard è il miglior amico che James abbia mai avuto. Quando James non desiderava altro che distruggersi è stato Leonard, carismatico uomo di mondo e gangster dichiarato, a salvarlo. E così, quando James, appena uscito di prigione, subisce il colpo più duro del suo destino, è al suo amico speciale che si rivolge. E Leonard, il grande Leonard, è pronto ad accogliere James come un "Figlio!", a istruirlo nell'arte del "vivere audacemente", a offrirgli un impiego remunerativo, per quanto vagamente illegale e un po' rischioso. Leonard, gli affari segreti, le passioni che smentiscono la violenza della "carriera" che ha scelto, la favolosa generosità. Leonard, che in quell'amicizia ha investito più di quanto James abbia mai potuto immaginare.
Ed anche un terzo libro di Frey, Buongiorno Los Angeles, è stato pubblicato in Italia, credo perciò che sia inevitabile che arrivi qui da noi anche I am number four.
E' un bel libro? O è solo fumo o poco arrosto?
Prossimamente cercherò di procurarmelo per darvi un'opinione personale, per ora posso solo riportarvi le opinioni di blogger americane, serie, che l'hanno già letto.
Molte di loro sono piuttosto perplesse dal successo, in termine di vendite, che sta avendo questo libro.

Non è stupendo. Lo hanno letto, e non l'hanno trovato stupendo. Non che ci sia niente di particolarmente negativo nel libro in questione. Frey è un bravo scrittore che conosce il suo mestiere e che è riuscito a semplificare il suo stile per renderlo adatto ai ragazzi. Il libro, I am number four è scorrevole e piacevole da leggere, niente da ridire a proposito, a parte magari una lieve mancanza di originalità nella trama....ma non è certo un capolavoro. Perciò perchè ha avuto un tale successo quando in giro ci sono libri con personaggi e trame molto più interessanti e vividamente resi? ..... Mistero.
Avrà lo stesso successo anche qui da noi in Italia?
Io credo dipenderà dal film che ne hanno tratto. Specie se verrà pubblicato dopo che il film sarà stato visto anche dagli italiani. Ma non credo riuscirà ad emulare il successo di Twilight.
Comunque si accettano scommesse.
Per ora non ci resta che aspettare.



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