Ora, l’intramontabile RRobe, secondo me, sul film degli X-Men non aveva tutti i torti. Ne abbiamo parlato ieri QUI. Ma ‘st’Orfani, ora che è arrivato al numero 9, com’è?
La verità? Godibile.
Meno peggio di quanto mi aspettassi. Ne avevo letto di peste e corna, sul fatto che Orfani fosse bruttissimo, la catastrofe, la peste bubbonica. Invece non è niente di meno (e niente di più) che un prodotto che punta senza fronzoli al divertimento spicciolo.
E oh, ce ne vuole a fare divertimento spicciolo al giorno d'oggi.
Soprattutto perchè le cose più semplici (che hanno il dono di arrivare a tutti) sono le più difficili da concepire e realizzare.
#saràbelloOrfani
Personalmente Recchioni non mi piace come “personaggio” (non lo conosco, non so che persona sia – magari è la più squisita che ci sia sulla terra); ma l’aura mistica che lo circonda, assieme al fatto che ormai è praticamente ovunque, unita a un personaggio duro&puro spesso "contro" non me lo fa stare proprio simpaticissimo.
Ma va dato a Cesare (o meglio, a Rrobe) quel che è di Cesare.
Diciamo che è vero che come storyteller è un po' un furbacchione, perchè è bravissimo a riciclare i grandi autori, a rimescolarli e a proporre un qualcosa spacciandolo per nuovo. Ma bisogna riconoscegli che sa farlo perchè riesce a capire, di una storia, cosa funziona e cosa non funziona. Cosa diverte, e cosa non diverte.
Ho riso: tanto. :D
Tutti i lavori di Recchioni, in questo senso, sono molto buoni.
Sempre.
Soprattutto perchè hanno un buonissimo ritmo.
Mi viene in mente, giusto per citarne uno, “Il giudizio del corvo”, albo di Dylan Dog che meno “Dylan Dog” si può (se al posto dell’indagatore dell’incubo ci fosse stato Indiana Jones, Lara Croft, Walter White, sommobuta, lo stesso Recchioni, Ironman, Paletta, *metti personaggio random*, il fumetto avrebbe funzionato allo stesso modo), riciclone bonelliano di un Saw – L’enigmista a caso, ma dal ritmo serratissimo, dalla godibilità assoluta e dal divertimento assicurato.
Anche Orfani non sfugge alla regola. Roberto Recchioni ha saccheggiato tutto il saccheggiabile dalla fantascienza classica (Clarke, Heilein e altra ggente), gli ha dato una riverniciatona, l’ha frullato in stile videogame, e ha tirato fuori un buon prodotto.
Ad Hal 9000 piace questa copertina
Un Bonellide come Orfani, fatto in stile “stagione televisiva” (e per di più a colori) è una rivoluzione per la Bonelli; ma dal punto di vista della storia (va detto) di rivoluzionario c’è ben poco.
In soldoni: a seguito di un attacco alieno, una percentuale consistente della popolazione terrestre viene spazzata via. Viene così attuato un programma di allenamento di soldati bambini (sopravvissuti alla catastrofe), che nel giro di pochi anni dovranno affrontare gli alieni sul loro stesso pianeta.
Tralasciando la trama e i colpi di scena scontatissimi e iperprevedibili sin dal volume 1, va detto (di nuovo, che) la narrazione in sé funziona, proprio perché Recchioni
I disegni sono oggettivamente molto belli, ogni tavola (anzi, ogni singola vignetta, soprattutto quelle d’azione) sprizza energia e vitalità.
Tavola random
Ogni albo si legge in una decina di minuti, e tutto sommato, è gradevole. Per fare un paragone con un manga che ci sta tanto a cuore, Orfani è il Bleach del fumetto italiano (if you know what I mean).
Divertimento spicciolo, senza eccessive pretese.
E va bene così.
#saràbelloOrfani?
Ma sì, dai.
Se volete leggere qualcosa per puro svago, potrebbe non dispiacere a voi così come non sta dispiacendo a me.
D'altronde diceva Andrea Pazienza: "Il fumetto è evasione, è sempre evasione, deve essere evasione, del resto la parola evasione è una bellissima parola, evadere è sempre bello, la cosa più saggia da fare... Poi se c'è qualcos'altro ben venga."
E noi, da un fumetto come Orfani, evasione vogliamo...
#saràbellosommobuta
Poi comunque io non l’ho comprato, ma piratato*. Non ne vado fiero, se ci fosse stata l’edizione digitale avrei sganciato i miei danè (come faccio con felicità con tutti gli albi Bao disponibili sul Kindle Store), ma qui in Albiolandia i bonellidi non ci sono.
Penso che quando rientrerò, un pensierino alla collection Bao ce lo faccio sul serio, se non trovo i bonellidi disponibili.
---
*Se Recchioni passa malauguratamente di qua e legge che non “l’ho pagato”, mi cala una fatwa tra capo e collo.