Apro gli occhi. Guardo subito il cellulare: è il 31 ottobre. Caspita, ma oggi è Halloween! È la mia festa preferita, il giorno in cui mi posso mascherare e fingere di essere un’altra persona. Una che non vive nella merdosa Avetrana. Mi stiracchio nel letto. Scendo le scale. Non sento nessun rumore. “Mamma?” chiamo. “Ci sei?” Nessuna risposta. Sarà uscita a far la spesa. Apro il frigo, prendo il cartone del latte e lo verso nella tazza. Accendo la tv. Mtv: niente di interessante. Canale 5: hey, ma quella è Sabrina? Che ci fa in tv? È diventata famosa? È diventata famosa! Ecco io lo sapevo che ce la faceva. Lei diceva sempre “No no, non sfonderò mai. Non avrò mai successo,” e invece io ero convinta che ce l’avrebbe fatta. Dev’essere finita al Grande Fratello. O qualcosa del genere. Che importa? Alla fine ce l’ha fatta. Ha realizzato il suo sogno. Sono contenta. Se lei ha realizzato il suo, significa che anche io un giorno potrò realizzare i miei. Ora come ora nemmeno so quali sono. Adesso non mi viene in mente nulla. Ah, sì: vorrei essere amata. Amata veramente. Tipo, da un ragazzo. Uno che mi guarda comeneifilm. Come se fossi l’unica al mondo. E poi vorrei andare via di qua lontano e vedere com’è il mondo. Ci sono altre immagini di Sabrina alla tele, ma l’audio non funzione e non sento cosa dice. Piange e sembra una di quelle attrici di Cento Vetrine. Mi sembra davvero brava. Metto Italia 1 e c’è mio Zio. Mio zio Michele che ci fa in tv? No, lui al Grande Fratello non possono averlo preso. È troppo vecchio. Brutto, anche. O magari hanno fatto come qualche anno fa che c’erano padre e figlia insieme. Sì, dev’essere così. Ma perché non si sente? Stupido televisore. Cambio canale, metto Raiuno Raidue Raitre. Mamma… Mamma! Mamma? No mamma in televisione non ha senso. E perché ha quella faccia gelata? Dev’essere successo qualcosa di brutto. Qualcosa di terribile. Non l’ho mai vista così. Quella non è mia mamma. Quella non è la mamma che conosco. Provo ad alzare il volume, ma niente. Non va. L’avevo detto io di far aggiustare la tele. Ma mai nessuno che mi dà retta. Un momento, in sovrimpressione compare una scritta: “Famiglia massacrata ad Avetrana.” Oh no. “Alla madre sono stati cavati gli occhi”. Comincio a sentirmi male. “Al padre è stato strappato il cuore dal petto.” Strappato, ci sta proprio scritto. “Il cadavere gettato in fondo a un pozzo.” Oddio. Sto male. Perché succedono cose brutte alle persone buone? “Figlia strangolata con una corda. Fino a che ha smesso di respirare.” Sabrina? Smessodirespirare? Leggo e sento freddo. Gira tutto intorno a me. Non sento più forza nel corpo. Mi manca il fiato. Non riesco a respirare, qualcuno mi aiuti. Non riesco più a gridare, mi hanno rubato la voce. O forse sono rotta, come il televisore. L’avevo detto io che c’era qualcosa che non andava. Ma mai nessuno che mi dà retta.
Apro gli occhi. Guardo subito il cellulare: è il 26 agosto. Ancora il 26 agosto. È stato solo un brutto sogno. Un sogno terribile. Tiro un sospiro di sollievo. Mi sono immaginata tutto. Fuori c’è il sole e tra un’ora si va al mare. Oggi sarà una splendida giornata. Me lo sento. Oggi sarà una giornata di quelle che ricorderemo tutti fino alla
fine