Sarah Moon, Erich Lessing – Fotografia Europea 2014, Reggio Emilia 21-06-2014

Creato il 30 giugno 2014 da Maxscorda @MaxScorda

30 giugno 2014 Lascia un commento

Collaterale o meglio confinante con la mostra di Luigi Ghirri, trovo Sarah Moon, francese classe 1941, attiva come fotografa sin dal primo decennio ’70. Non la conoscevo ed e’ stata una vera sorpresa. Molti anni di carriera alle spalle e molti cicli d’immagini al suo attivo. Forte presenza nel mondo della moda dalla quale proviene, in mostra le sue opere piu’ potenti, invero fanno riferimento ad un piu’ intimo immaginario, un mondo popolato da strane creature mutate e mutanti, case tenebrose, pareti in disfacimento, stanze da incubo popolate da donne e bambini alienati ed alienanti.
Quello della Moon e’ un territorio al confine tra sogno e incubo, interzona dentro la quale la realta’ si sfalda e il verosimile con l’inverosimile si confondono e si uniscono. Lo spazio si restringe alle tetre volumetrie di sfondo e il tempo semplicemente si annulla in un istante unico, oscuro ed eterno. Il suo non e’ inferno, tantomeno paradiso, semmai un purgatorio nel quale si attende qualcosa che non potra’ mai accadere.
L’assenza di stagioni genera piante senza poesia, fiori gia’ sbocciati ed appassiti, insetti che cercano odori, non colori e animali immobili scevri da ogni bisogno, guardiani di qualcosa che non conosciamo.
Gotica e in linea con una iconografia tenebrosa con radici nell’illustrazione, la memoria corre veloce a Dave McKaen, le immagini in mostra a Reggio Emilia, restituiscono un’artista dalla fortissima personalita’ che compensa cio’ he in fondo e’ uno stile non originale ma che la Moon esalta nella cifra stilistica, riuscendo  a farlo completamente proprio.


Discorso a parte, anzi nell’esatta antitesi, la fotografia industriale di Erich Lessing. Possiamo definirlo un fotografo della ricostruzione, molto attivo nel dopoguerra, un testimone privilegiato di un intero continente in procinto di rialzarsi in piedi attraverso la manualita’ di uomini e donne che dalle macerie hanno elevato muri, forgiato acciaio, scavato gallerie, tracciato strade e ferrovie. 
Non c’e’ poesia nelle sue immagini, oltre la magnificenza della forza fisica e morale dell’uomo nel momento in cui ricominciare a vivere e a sognare. Lessing e’ li’ col suo bianco e nero che confonde la terra, col ferro e con la carne, la determinazione dei veri padri della patria che non sono da ricercarsi nei colletti bianchi che si spesero a scrivere parole, ma alle mani di chi ha saputo materialmente costruire il nostro futuro. 
Pochi in fondo i decenni trascorsi, eppure sono immagini lontanissime e per questo incredibilmente potenti, al punto che anche una minuscola retrospettiva dedicata al fotografo viennese, sa convincere e riportare innanzi agli occhi di noi tutti.

Sarah Moon – Fotografia Europea 2014
Erich Lessing – Fotografia Europea 2014


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