” La dolce attesa comincia a tavola” – ” Carni sempre magre, soprattutto ben cotte”
Consigli della Dott.sa Gabriella Mazzolari
SENZA RISCHI
L’alimentazione ha una diretta influenza sulla salute della gestante, sull’andamento della gravidanza e sullo sviluppo del feto. Basta osservare poche e semplici regole per evitare ogni rischio!
La regola d’oro è calcolare la quantità e la qualità di cibi e bevande da consumare. La dieta in dolce attesa deve essere varia e bilanciata, come in tutte le fasi della vita. L’unica differenza consiste in un maggiore apporto calorico e nell’inserimento di alcuni nutrimenti essenziali.
Il peso corporeo della puerpera deve sempre essere tenuto sotto controllo, per evitare che vengono oltrepassati i parametri medi stabiliti, anche se non esiste un valore assoluto ottimale di incremento ponderale uguale per tutte le donne.
Le gestanti che necessitano di un fabbisogno calorico superiore sono le under 18, le gravide con precedenti di malnutrizione, dovuti ai regimi dimagranti, e quante hanno già avutoperti in precedenza. Per approfondire l’argomento clicca qui!
Qualsiasi tipo di pesce fa bene alle gestanti? FALSO
La tipologia da preferire è il pesce magro, la sogliola, merluzzo, nasello, trota, palombo, dentice, orata cucinati alla griglia, al cartoccio, in umido o al vapore. Occorre evitare, invece, le specie conservate sott’olio o in salamoia, come il tonno, e limitare il consumo di molluschi e crostacei, perchè sono ricchi di colesterolo e di sodio. In generale, il pesce è fonte di fosforo, iodio e acidi grassi polinsaturi, necessari allo sviluppo del feto.
Vietato consumare carne e salumi? VERO
Si, occorre evitare carni crude, ma il bollino rosso va esteso anche ai salumi. L’unico concesso è il prosciutto cotto, meglio se sgrassato. Le carni apportano proteine, ferro e vitamine e anche in questo caso è opportuno scegliere quelle magre (vitello, pollo, tacchino, cavallo, manzo), cotte alla griglia, al forno o al vapore.
Pasta, pane, patate e legumi sono “out”? FALSO
Per prevenire un eccessivo incremento di peso, la nutrizionista consiglia di non esagerare con gli zuccheri, favorendo invece i carboidrati complessi, quali pasta, pane con farina vegetale (no farina 00), patate e legumi. Se tollerati, via libera ai cibi integrali che donano un senso di sazietà e facilitano anche le funzioni intestinali, migliorano l’equilibrio glicemico, rallentano l’assorbimento di colesterolo e ne aumentano l’eliminazione.
Vino e caffè sono ammessi ma in quantità limitate? VERO
Se proprio non se ne può fare a meno, occorre prediligere il caffè d’orzo. Quello tradizionale può essere assunto nella misura di una tazzina al giorno se non ci sono patologie che lo vietano. Vanno limitate anche tutte le bevande che contengono caffeina, le bibite gassate e ovviamente alcol e superalcolici. E’ concesso mezzo bicchiere di vino ai pasti.
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