Durante le nostre “uscite” verso le radici a cui apparteniamo, per elezione o genia, ritroviamo o scoviamo, aziende di un tempo che si lasciano ancora trascinare dall’amore per l’artigianalità senza sconti.
Tra queste l’Antica Liquoreria Sarandrea, che con la sua Sambuca Vecchia è diventata il pallino fisso e il motivo di piacevoli momenti di relax tra i membri della redazione soprattutto tra i due fondatori del Circolo dell’Ora Elegante (consumatori robusti e abituali dello splendido elisir).
L’azienda muove i suoi passi alla fine della prima Guerra Mondiale, quando il cappuccino Paolo Sarandrea, lasciato il suo incarico di cappellano militare riprende gli studi di erborista, cominciando così un percorso fortunato nel campo liquoristico.
Avvalendosi, e volendo esaltarne le doti, delle piante officinali e delle erbe medicinali dei monti Ernici, con il supporto del fratello Marco, fece nascere a Collepardo, la Distilleria Sarandrea, con liquori medicinali come l’ottimo AMARO DI SAN MARCO.
Con il tempo, anche grazie all’impegno dei fratelli Mario e Bernardo, il nome Sarandrea è cresciuto in prestigio arrivando, in campo liquoristico, per primi a diffondere il Sambuca, nato proprio nel paese ciociaro nella Certosa di Trisulti. Tanto in alto arrivò il nome da farsi proclamare da Papa Giovanni XXIII “Ditta fornitrice dello Stato Vaticano”.
Oggi l’azienda continua ad andare avanti con piglio deciso e sempre valorosamente schierato in nome dell’eccellenza.
L’Amaro San Marco è stato nostro compagno dopo un abbondante pasto a base di carne rossa, carne di maiale e impegnativi primi al sugo.
Versato, con un po’ di ghiaccio, in un apposito bicchiere il suo bouquet intenso di erbe ci ha fatto sprofondare nella poltrona, rinfrancando lo spirito e riportandolo all’attenzione necessaria per affrontare il pomeriggio.
Si alternano i gusti vegetali, dolci (ma mai stucchevoli), amarostici e profumati di moltissime erbe che permettono una rapida ripresa da pranzi pantagruelici e non solo.
La Sambuca Vecchia è un capolavoro di arte officinale, dove l’esaltazione del distillato di Sambuco fa da padrona assoluta. Qui a differenza di molte altre non si sente l’insistenza dell’anice stellato (troppo protagonista in altre aziende e prodotti), né l’oleosa presenza di uno zuccherino troppo persistente. C’è il gusto delle erbe, dei fiori. Il refrigerio di una Sambuca eccezionale che servita ghiacciata fa letteralmente saltare dalla sedia per la qualità.
Vi invitiamo con grande piacere a scoprire questo piccolo universo che Sarandrea offre ricco di sfumature e sfaccettature (Sambuche, Assenzio, Grappe etc), che non si fermano soltanto ai liquori ma sconfinano piacevolmente in altri territori deliziosi.
Buona scelta
IBD
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