“Quella minima differenza positiva dello 0,06% non sono solo numeri ma imprese con dipendenti e famiglie – sottolinea Maria Carmela Folchetti, VicePresidente di Confartigianato Imprese Sardegna – anche se non dobbiamo dimenticare che finché nella differenza tra aperture e chiusure non ci sarà il segno positivo, dobbiamo dire che l’artigianato è in piena crisi”.
Il settore oggi ha 37.877 imprese (dati Movimprese, al 31 settembre 2014) contro le 38.803 del 31 dicembre 2013, ovvero una perdita secca di 926 unità in 9 mesi.
“Un comparto in queste condizioni – riprende la Folchetti – non solo non ha dinamicità interna, vedi i consumi, ma è proprio un settore“grippato”, considerando il fatto che in 3 mesi ci sono state solo 363 nuove iscrizioni, ovvero un valore tra i più bassi mai registrati: 4 al giorno in tutta la Sardegna”.
“Il settore vive nell’incertezza più assoluta – continua la VicePresidente Regionale – come sta succedendo ora con la recente Legge di Stabilità. Questa conteneva diversi spunti e indicazioni importanti per noi imprenditori sia in tema di lavoro che in tema fiscale e degli incentivi. Ma nessuno è in grado di capire, dopo solo pochi giorni dal Consiglio dei Ministri, cosa realmente verrà realizzato e cosa accantonato. L’incertezza costante e continua è il primo male da combattere se vogliamo tornare a crescere”.
“Tra le tante incertezze – riprende – una certezza potrebbe esserci: quella della proroga del Piano Casa. Mancando solo 32 giorni, e non essendoci ancora la nuova legge, il comparto rischierebbe il vuoto normativo”. “Con il rinvio della scadenza – conclude la Folchetti - si consentirebbe ai cittadini di essere dentro i tempi, e ai tecnici e alle imprese, di fare il proprio lavoro senza la paura di perdere una occasione importante come questa”.
Tra il 1° luglio e il 30 settembre 2014, si sono registrate 363 nuove imprese e 440 cancellazioni, con un saldo finale di -77 imprese.
Lo stock al 30 settembre ha registrato 37.877 imprese, contro le 38.803 del 31 dicembre 2014. Il record storico è del 2008: 43.018. Per trovare solo 37mila imprese bisogna tornare al 31 dicembre 2001: 37.720.
Oggi, a livello territoriale, con un totale di 3.264 imprese e una crescita dello +0,03%, Oristano è la prima provincia sarda che vede crescere il suo comparto da molto tempo a questa parte.
Segno nettamente negativo per tutte le altre.
Sassari, con 13.433 imprese, registra un -0,20%,Cagliari con 14.337 imprese attive registra un -0,22%. Ultima Nuoro con 6.843 imprese e un -0,29%. La media nazionale è dello -0,07% con la crescita maggiore registrata a Salerno che ha registrato un +0.90%.