Giuseppe Stocchino (Rif. Comunista): “L’acqua è un bene comune e la sua gestione deve rimanere pubblica!”
“La Giunta regionale ha il dovere di smentire quanto contenuto nella delibera numero 35 del 28 agosto scorso, atto con cui si prevede di ricorrere al mercato al momento della scadenza della concessione di Abbonoa Spa. La gestione del servizio idrico in Sardegna non può essere affidata a società private intenzionate solo a fare utili; come imposto dal risultato del referendum abrogativo del 12 e 13 giugno 2011. La maggioranza di centrodestra non può essere referendaria a corrente alternata. Da un lato esalta la consultazione regionale voluta dai Riformatori, e, sotto ricatto e senza una legge di riordino degli enti intermedi, commissaria le province, creando disagi ai lavoratori e prendendo in giro chi quel referendum l’ha votato, dall’altro aggira i risultati di un appuntamento di democrazia diretta partecipato da milioni di italiani”, così Giuseppe Stocchino, consigliere di Rifondazione comunista, richiama l’attenzione sul documento con cui la Giunta ha previsto la concessione di aiuti pubblici alla società Abbonoa Spa, azienda di cui intende divenire azionista di maggioranza tramite un procedimento concordato con la Commissione europea. Decisioni assunte proprio mentre la commissione Lavori pubblici della massima assemblea sarda discute della Riforma del servizio idrico integrato. “Il documento dell’Esecutivo regionale è intriso di concetti mutuati dal peggior credo liberista – sottolinea Stocchino – Si ricorre addirittura a quell’odiosa teoria con cui si considera l’acqua bene pubblico ma se ne privatizza totalmente la gestione. Dinamica in grado di portare a risultati tristemente noti: aumento spropositato delle tariffe, crollo della qualità del servizio e scomparsa delle spese destinate ad investimenti”. “Rivedere quanto messo nero su bianco alla fine di agosto rappresenta un atto dovuto – rimarca l’esponente del Prc – Qualche giorno fa , il Commissario Europeo al Mercato Interno, Michel Barnier, ha dovuto prendere atto della grande mobilitazione sul tema della difesa dei beni comuni ed ha dichiarato che il servizio idrico verrà stralciato dalla direttiva concessioni, un provvedimento che rischia di accelerare ulteriormente le privatizzazioni di altro servizi pubblici” “Ugo Cappellacci e la sua Giunta hanno il dovere di spiegare al Consiglio cosa sta succedendo – conclude Stocchino – Sullo sfondo ci sono gravissime lacune nella gestione contabile ed amministrativa di Abbanoa. Un soggetto che deve addirittura ricorrere ad una nota società di revisione perché non è in grado di quantificare i propri debiti. Il contesto è davvero poco cristallino”.