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Sardegna: allo sciopero dell’autotrasporto aderisce anche CNA FITA

Creato il 14 novembre 2013 da Yellowflate @yellowflate

Sciopero dell' autotrasporto dal 9 al 13 dicembreCNA FITA Sardegna prossima al fermo Autotrasporto

proclamato da UNATRAS e ANITA dal 9 al 13 dicembre 2013

 

Francesco Pinna, componente dell’Esecutivo nazionale UNATRAS

e Presidente regionale CNA Fita: “Le interlocuzioni degli ultimi mesi col Governo hanno dato risposte inconcludenti alle molte criticità, prima fra tutte il ripristino pieno degli stanziamenti per il rimborso delle accise. Senza misure concrete ci fermiamo”.

 

Incontro tra autotrasportatori sardi il prossimo sabato 23 novembre

 

 

Cagliari – 14 novembre 2013


CNA FITA Sardegna aderirà al fermo dei servizi nazionali dell’autotrasporto proclamato da UNATRAS e ANITA a partire dalle ore 00.00 del 9 dicembre alle 24.00 del 13 dicembre prossimi, se non interverranno provvedimenti concreti da parte del Governo in favore dell’Autotrasporto.

 

Francesco PinnaPresidente regionale e Vice Presidente nazionale CNA FITA, è anche componente dell’Esecutivo nazionale UNATRAS, che si è riunito questa mattina e ha proclamato il fermo nazionale.

 

“Le interlocuzioni degli ultimi mesi col sottosegretario di Stato al MIT Rocco Girlanda hanno dato risposte inconcludenti alle molte criticità, prima fra tutte sul mancato ripristino pieno degli stanziamenti per il rimborso delle accise, ridotto dal DL. Stabilità 2014. Ci hanno ribadito che non c’è copertura finanziaria. Di contro abbiamo avuto certezza che sono stati respinti gli emendamenti di riforma sul Comitato Centrale dell’Albo Autotrasporto,  che avrebbero arginato la competizione sleale, garantito la rappresentatività della categoria, e semplificato burocrazia e adempimenti”, ha dichiarato Pinna.  “Senza misure concrete, ci fermiamo”.
Il direttivo regionale della CNA FITA Sardegna incontrerà gli autotrasportatori sardi il prossimo 23 novembre.

 

Il taglio del rimborso delle accise, l’assoluta incertezza sulle risorse destinate al settore con particolare riferimento agli interventi per il contenimento del costo del lavoro, la mancata emanazione dei provvedimenti richiesti sulla riforma dei poteri assegnati all’Albo, l’assenza di iniziative concrete per arginare il fenomeno del cabotaggio abusivo praticato dai vettori esteri, sono le principali motivazioni che hanno indotto le sigle aderenti all’UNATRAS a proclamare lo stop alle merci del prossimo dicembre.

 

 “Nel frattempo –aggiunge il responsabile regionale Valentina Codonesu – lavoriamo a trovare soluzioni che diano risposte vere ad un comparto strategico ormai al collasso. Ma sulle accise, col costo del gasolio al 2° posto più alto in Europa, è difficile si possa trattare”.

 


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