Appalti pubblici ai minimi storici in Sardegna nel 2013:
gare diminuite del 26% per numero e del 47% per valore rispetto al 2012
Crolla l’attività delle imprese a capitale pubblico -72% nel valore e delle amministrazioni comunali: – 28% nel numero e -19% nella spesa
nei sistemi di affidamento: -si riducono nel valore dell’82% le gare di manutenzione e gestione e del 26% quelle di sola esecuzione
Mercati provinciali: Olbia-Tempio -85%, Cagliari – 60%, Nuoro -45%
Porcu e Zanda (CNA): Sulle opere immediatamente cantierabili dalla Regione solo annunci e proclami – Il Governo Nazionale scongiuri il blocco degli appalti e proroghi di un anno l’entrata in vigore della verifica telematica dei requisiti di partecipazione alle gare
Il 2013 ha registrato in Sardegna il minimo storico degli ultimi dodici anni negli appalti delle opere pubbliche. Con poco più di 1.100 gare promosse per un valore complessivo di 764 milioni, l’isola segna una flessione rispettivamente del 26% e del 47% rispetto al 2012.
A rivelarlo è una ricerca elaborata dal Centro studi della Cna secondo cui in Sardegna, nel 2013, il mercato delle opere pubbliche ha subito un drastico ridimensionamento per effetto di un fortissimo calo dell’attività delle imprese a capitale pubblico, che hanno ridotto del 30% il numero delle gare e più del 70% l’impegno economico, e degli enti territoriali, per i quali la riduzione del mercato è stata del 20%.
«La crisi generalizzata dei principali committenti risulta amplificata rispetto alle altre aree del Paese. – spiegano Francesco Porcu, e Mauro Zanda rispettivamente segretario regionale della Cna e presidente di Cna Costruzioni – Nel resto d’Italia gli enti territoriali hanno infatti ridotto la loro domanda del 7%, le imprese pubbliche solo del 2% in termini di numero, e del 27% in termini economici, percentuali comunque assai più ridimensionate che in regione».
Lo scorso anno sono stati i comuni sardi a risentire maggiormente del perdurare della crisi e dei tagli alla spesa pubblica, riducendo il numero delle gare promosse da più di 1.200 (1.228) a meno di 900 (879), pari ad una flessione del 28%. Il minor numero di interventi corrisponde ad una minore spesa, che scende da 362 a 293 milioni (-19%).
Tra le imprese il calo maggiore si deve a quelle che gestiscono la rete stradale: nel 2012 avevano promosso 23 interventi per 655 milioni, il 45% del mercato totale, lo scorso anno sono solo 14 gli interventi, per un valore in gara di poco superiore a 20 milioni (meno del 3% del mercato). Si deve però considerare l’eccezionalità del risultato del 2012, quando l’Anas ha mandato in gara sette maxi lotti di importo unitario superiore a 50 milioni, per complessivi 645 milioni, tutti relativi all’adeguamento dell’itinerario Olbia-Sassari.
La rilevazione della Cna registra dunque il calo verticale di grandi opere stradali e piccoli interventi promossi dai Comuni.
Tabella 1 – Il mercato dei bandi di gara per opere pubbliche in Sardegna per committenti
2013 Variazione % su 2012
Numero Importo
(milioni di euro)
Numero ImportoEnti territoriali 1.098 558 -25,3 -19,6
di cui Comuni 879 293 -28,4 -19,0
Imprese a capitale pubblico 19 192 -32,1 -71,8
di cui per settore Strade 14 20 -39,1 -96,9
Altri soggetti 19 14 -38,7 -81,0
Totale 1.136 764 -25,7 -47,3
Fonte: Cna Sardegna
«La forte recessione (-27%) di ciò che rappresenta il cuore del mercato, ovvero i lavori di importo inferiore al milione di euro, che rappresentano più del 90% della domanda, tradizionalmente il segmento di riferimento più diffuso per le piccole imprese Sarde, certifica – dichiarano Francesco Porcu e Mauro Zanda – che in materia di piccole opere cantierabili la Regione Sardegna in questi anni ha prodotto solo annunci e roboanti dichiarazioni, ma realizzato di concreto davvero poco».
Tra gli altri sistemi di realizzazione in forte riduzione il segmento della manutenzione e gestione (-39% e -82% rispettivamente numero e importo) e poi tutto il mercato dell’appalto tradizionale (-28% e -26% i due indicatori).
Tabella 3 – Il mercato dei bandi di gara per opere pubbliche in Sardegna per sistema realizzazione
2013 Variazione % su 2012
Numero Importo
(milioni di euro)
Numero ImportoPPP 164 107 -23,4 -2,5
Appalto integrato 60 320 46,3 -61,1
Manutenzione e gestione 25 15 -39,0 -81,8
Sola esecuzione 887 322 -28,1 -25,9
Totale 1.136 764 -25,7 -47,3
Fonte: Cna Sardegna
La generalizzata riduzione del mercato regionale delle opere pubbliche nel 2013 riguarda pressoché tutti i territori. Olbia-Tempio risulta particolarmente penalizzata, con una riduzione del numero delle gare superiore al -35%, e una riduzione degli importo dell’85%. Ma anche le altre province maggiori risultano assai penalizzate, come dimostrano riduzioni numeriche comprese tra il -18% di Cagliari e il -30% di Nuoro, e tagli delle risorse in gara anche più importante (-45% a Nuoro, e -60% a Cagliari).
Tabella 4 – Il mercato dei bandi di gara per opere pubbliche in Sardegna per provincia
2013 Variazione % su 2012
Numero Importo
(milioni di euro)
Numero ImportoCagliari 320 150 -18,2 -60,4
Sassari 165 245 -21,8 -16,7
Nuoro 118 79 -29,8 -45,4
Oristano 194 71 -36,4 6,2
Olbia Tempio 94 71 -35,2 -85,4
Ogliastra 67 86 -29,5 241,2
Medio Campidano 108 24 -17,6 -0,3
Carbonia-Iglesias 70 39 -15,7 33,1
Totale 1.136 764 -25,7 -47,3
Fonte: Cna Sardegna
Il 2013 ha segnato una preoccupante riduzione anche del numero di iniziative di partenariato pubblico-privato (-23%), una flessione più forte di quella che si registra a livello nazionale, e che riflette le persistenti difficoltà di accesso al credito.
Basti pensare, a solo titolo esemplificativo, che nei primi nove mesi del 2013 le erogazioni di finanziamenti oltre il breve termine per investimenti nel settore delle opere del genio civile in regione sono crollate a 1,4 milioni, contro i 15,7 del 2012. Lo conferma una dinamica piatta del livello degli investimenti attivabili con il coinvolgimento di risorse private, pari a 107 milioni (-2,5% rispetto al 2012), di cui 53 milioni relativi alla concessione di iniziativa pubblica per la costruzione e gestione di un Golf Resort nel territorio compreso fra Talana e Triei.
«La condizione descritta rischia di aggravarsi ulteriormente nel 2014 – dichiarano i vertici Cna – se non si posticipa al 2015 l’entrata in vigore del nuovo sistema di gestione degli appalti pubblici che dal 1° gennaio prevede la verifica telematica dei requisiti di partecipazione di tutte le gare di importo superiore a 40.000 euro. Il sistema prevede la registrazione delle stazioni appaltanti e delle imprese su una piattaforma informatica predisposta dall’Autorità di vigilanza sugli appalti pubblici AVCPass.
I difetti di funzionamento del sistema, i ritardi delle stazioni appaltanti non ancora presenti sulla piattaforma, la difficoltà delle imprese nell’accesso alla registrazione on-line rischiano di bloccare del tutto il già asfittico mercato dei bandi di gara.
La Cna ha chiesto al Governo la proroga di un anno dell’entrata in vigore del nuovo sistema di gestione delle gare».