Il Ministero della Salute ha di recente emesso una circolare contenete elementi conoscitivi e valutativi sull’applicabilità di alcuni trattamenti terapeutici di insufficienza venosa cerebro spinale cronica (Ccsvi) e che in quella sede pur consentendo tale pratica nella generalità dei casi ha inteso escludere da tale trattamento espressamente pazienti affetti da specifica patologia di sclerosi multipla (Sm) e in tal senso ha sollecitato l’attenzione degli Assessorati regionali al rigoroso rispetto di tali prescrizioni.
«In ambito regionale risulterebbero però autorizzati, indipendentemente da qualsiasi valutazione di efficacia scientifica – dichiara il consigliere Sanna – rimborsi di spese sanitarie sostenute per prestazioni sanitarie non corrispondenti a protocolli sanitari diagnostici/terapeutici approvati, privi di certezza scientifica e di adeguata asseverazione ministeriale». La vicenda è oggetto dell’interpellanza presentata stamani dai consiglieri regionali del Pd Gian Valerio Sanna, Giuseppe Cuccu e Franco Sabatini.
«Le prestazioni di assistenza sanitaria extraregione sia nel territorio nazionale che all’estero, in regime di assistenza diretta – sottolinea l’esponente del Pd – sono disciplinate dalla Legge Regionale n. 26 del 1991 e successive variazioni e integrazioni. Le autorizzazioni in ambito nazionale vengono autorizzate direttamente dalle Asl sulla base di circostanziata prescrizione clinica». «Alla luce delle considerazioni finora fatte e nel rispetto delle direttive del Ministero è quindi necessario verificare – afferma l’onorevole – se le Asl stiano erogando o abbiano erogato rimborsi per prestazioni sanitarie di tale tipologia e se viceversa siano state impartite ai clinici e ai sanitari preposti alle prescrizioni terapeutiche di certificare le patologie per le quali siano consigliati detti trattamenti con la tassativa esclusione della co-presenza di ulteriori patologie per le quali lo stesso Ministero ha indicato esservi controindicazione».
«Con questa interpellanza domandiamo al Presidente Cappellacci e all’Assessore alla sanità De Francisci se l’Assessorato ha potuto verificare e se sia in grado di confermare il rispetto di tutte le direttive e nello specifico quanto disposto nella nota circolare del 25 luglio 2012 del Ministero della Salute in relazione alla correlazione tra sclerosi multipla e insufficienza venosa cerebro spinale cronica. Inoltre chiediamo – prosegue Sanna – se sia stato verificato che la prescrizione di trattamento Ccsvi da parte dei sanitari preposti sia sempre stata accompagnata da analoga attestazione di non sussistenza di altre condizioni cliniche incompatibili con il trattamento prescritto quali la sclerosi multipla anche al fine della rimborsabilità delle prestazioni e se il tutto si stia verificando nella piena e trasparente informazione dei sanitari, dei pazienti e delle famiglie degli interessati».
(Fonte Notizie. Alguer)