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Sardegna: CNA. E’ crisi nel settore artigianato

Creato il 28 febbraio 2014 da Yellowflate @yellowflate

artigianato Continua la crisi del settore artigiano in Sardegna:

nel 2013 ridotto di 1300 il numero delle imprese: flessione di 4600 aziende (-8%) rispetto al 2008

 

Rispetto alla fine del 2012 si sono perse oltre 280 imprese artigiane manifatturiere e oltre 670 imprese di costruzioni.

Rispetto al 2009 nel manifatturiero e nell’edilizia il calo è stato dell’11%


Nel settore del legno la crisi ha comportato la chiusura di quasi il 20% delle imprese, nei trasporti hanno interrotto l’attività il 14% degli artigiani

 

Nel Nuorese e in Ogliastra nel 2013 hanno cessato l’attività oltre il 4% delle imprese artigiane

 

Piras e Porcu (CNA): crisi senza precedenti. Dalla nuova Giunta misure urgenti per rilanciare investimenti e lavoro

 

 

Il 2013 è stato per gli artigiani sardi l’anno peggiore dall’inizio della crisi. L’anno appena trascorso si è infatti chiuso con una riduzione del numero di imprese artigiane attive di oltre 1300 unità, la flessione più marcata dal 2009 (-3,3%). A lanciare l’ennesimo grido d’allarme è la Cna sarda che in un recente studio rileva come, dopo essere cresciuto in maniera esponenziale fino al 2008 – quando in Sardegna erano censite ben 43 mila imprese artigiane (contro le circa 38 mila di oggi) pari al 29% del totale – il comparto artigiano della Sardegna, uno dei motori principali dell’economia isolana, è da cinque anni vittima di un vero e proprio dramma economico: alla fine del 2013 si sono infatti contate rispetto al 2008 circa 4.600 imprese artigiane in meno (quasi l’8% dello stock del 2008). Un dato drammatico se comparato con le dinamiche delle altre realtà economiche isolane, che, seppure nella disastrata congiuntura economica, hanno visto calare il numero di attività imprenditoriali “solo” dell’1,8%.

 

«Nessun’altra regione italiana ha vissuto negli ultimi anni una riduzione del numero di imprese artigiane così accentuata», commentano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario della Cna sarda. «La Sardegna è infatti al primo posto per calo percentuale (-7,7%), seguita da Abruzzo (-6,7%), Sicilia (-6,3%) e Umbria (-5,9%)».

 

Secondo la rilevazione della Cna, la congiuntura economica continua ad essere più sfavorevole nell’industria e per le imprese di costruzioni. Rispetto alla fine del 2012, infatti, si sono perse ancora oltre 280 imprese artigiane manifatturiere e addirittura oltre 670 imprese di costruzioni. Mentre rispetto al 2009 nel manifatturiero e nell’edilizia il calo è stato di oltre l’11%.

«In cinque anni un’impresa artigiana su 10 in due tra i settori principali dell’economia isolana ha chiuso l’attività – spiegano Piras e Porcu -. Nel settore del legno la crisi ha addirittura comportato la chiusura di quasi il 20% delle imprese, mentre nei trasporti hanno interrotto l’attività il 14% degli artigiani. Questi dati non possono non allarmare se si rammenta l’importanza del settore artigiano per l’economia della Sardegna perché, nonostante la crisi, deve essere ricordato che secondo stime della nostra associazione gli artigiani continuano a contribuire ancora al 10-11% del Prodotto interno lordo complessivo, ovvero più della media registrata tra le regioni del Cento Nord. Sul piano dell’occupazione – proseguono i vertici dell’associazione – l’ultimo censimento dell’Istata attesta che le imprese artigiane impiegano oltre un quinto degli addetti e rappresentano circa il 30% del totale delle imprese attive con punte del 78% nel settore manifatturiero e del 75% nelle costruzioni. Per questo la congiuntura nel settore artigiano risulta, in Sardegna più che altrove, un elemento centrale nella definizione degli scenari economici regionali».

 

Le difficoltà del comparto artigiano sono generalizzate in tutta la Sardegna, ma la situazione peggiore si registra sicuramente nel Nuorese e in Ogliastra dove nel 2013 hanno cessato l’attività oltre il 4% delle imprese artigiane, portando a circa il 9% il calo complessivo rispetto a 4 anni fa: ben 706 imprese artigiane in meno rispetto alle circa 7.700 attive alla fine del 2010. «La situazione è particolarmente drammatica se si considera che, secondo il censimento dell’Istat, Nuoro rappresenta la quarta provincia italiana per importanza dell’artigianato sul tessuto produttivo – spiegano Piras e Porcu – . Inoltre, se si considerano le sole attività manifatturiere, Nuoro arriva ad essere addirittura la seconda provincia dopo Imperia con un’incidenza dell’artigianato che supera l’83%. Mentre nel settore dei servizi Gallura e Ogliastra sono, per incidenza artigiana sul numero di imprese, tra le prime cinque province italiane. Auspichiamo che la nuova Giunta regionale si renda conto immediatamente di questa situazione drammatica – concludono Piras e Porcu – e che il nuovo governo regionale ricostruisca con celerità lo stato dell’arte riguardante tutte le risorse che “incagliate” nei diversi ambiti (fondi strutturali e/o regionali) a causa della colpevole latitanza di un’azione del governo evanescente, possono essere immediatamente impegnate e riconvertite per varare un piano straordinario di riqualificazione ed efficientamento degli edifici pubblici, a partire dalle scuole».

 

Tabella 1 – Dinamica demografica del numero di imprese attive in Sardegna

  2000 2008 2010 2011 2012 2013

Artigiane 36.958 43.018 41.640 40.829 39.761 38.430

Non Artigiane 97.959 107.929 106.789 106.816 106.764 105.971

Totale 134.917 150.947 148.429 147.645 146.525 144.401

Fonte: Cna Sardegna

 

Tabella 2 – Le imprese artigiane attive in Sardegna per settore

  2011 2012 2013 Quota 2012 Quota 2013 Var.% 2012 Var.% 2013 Var.$ 2013-2009

Agricoltura, silvicoltura e pesca 245 232 226 0,6% 0,6% -5,3% -2,6% -11,4%

Industria in senso stretto 8.939 8.662 8.380 21,8% 21,8% -3,1% -3,3% -11,9%

manifatturiera 8.787 8.514 8.230 21,4% 21,4% -3,1% -3,3% -11,9%

alimentare 1.475 1.464 1.460 3,7% 3,8% -0,7% -0,3% -3,2%

legno 1.498 1.440 1.352 3,6% 3,5% -3,9% -6,1% -19,9%

fabbricazione prod. metalli 1.615 1.567 1.508 3,9% 3,9% -3,0% -3,8% -11,6%

Costruzioni 15.941 15.409 14.732 38,8% 38,3% -3,3% -4,4% -11,4%

Commercio 3.052 2.994 2.933 7,5% 7,6% -1,9% -2,0% -7,3%

al dettaglio 225 217 212 0,5% 0,6% -3,6% -2,3% -8,2%

Alberghi e ristorazione 2.196 2.213 2.148 5,6% 5,6% 0,8% -2,9% 0,3%

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 3.172 3.056 2.941 7,7% 7,7% -3,7% -3,8% -13,3%

Intermediazione monetaria e finanziaria 637 619 590 1,6% 1,5% -2,8% -4,7% -14,2%

Altri Servizi 6.647 6.576 6.480 16,5% 16,9% -1,1% -1,5% -3,9%

Totale 40.829 39.761 38.430 100,0% 100,0% -2,6% -3,3% -9,6%

Fonte: Cna Sardegna

 

Tabella 3 – La congiuntura artigiana al livello provinciale: numero di imprese attive

  2010 2011 2012 2013 Quota 2013 Var.%

2012

Var.%

2013

Var.%

2013-2010

SAR 41.640 40.829 39.761 38.430 100% -2,6% -3,3% -7,7%

CA 15.724 15.405 15.036 14.586 38,0% -2,4% -3,0% -7,2%

NU 7.700 7.525 7.300 6.994 18,2% -3,0% -4,2% -9,2%

OR 3.595 3.539 3.458 3.324 8,6% -2,3% -3,9% -7,5%

SS 14.621 14.360 13.967 13.526 35,2% -2,7% -3,2% -7,5%

Fonte: Cna Sardegna

 


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