Con questo documento si intende portare all’attenzione della Pubblica Opinione il giudizio di Rete Imprese Italia, Sardegna, sulla Manovra Finanziaria 2013 licenziata dal Consiglio Regionale il 15 maggio 2013.
Considerazioni Generali
I due Disegni di Legge licenziati dalla Giunta Regionale e presentati al Consiglio avevano destato perplessità e, per molti versi, contrarietà da parte di Rete Imprese Italia Sardegna.
I Disegni di Legge sono stati opportunamente modificati in Consiglio, grazie ad un atteggiamento costruttivo e propositivo dell’opposizione e ad una visione non chiusa da parte della maggioranza, posizioni che hanno influenzato positivamente le stesse scelte della Giunta Regionale.
Nonostante ciò, pur riconoscendo una serie di miglioramenti, anche di grande portata, che citeremo in seguito, questa manovra lascia irrisolte alcune questioni che, a nostro modo di vedere, penalizzano in particolare le micro e piccole imprese dell’artigianato, commercio, turismo e servizi, vero tessuto connettivo della nostra economia.
La posizione sul Patto di Stabilità
L’impostazione originale sul Patto di Stabilità, con la previsione di una tabella F “pattumiera” dove far confluire tutti gli stanziamenti che avrebbero costituito sforamento del Patto di Stabilità stesso, avrebbe creato un grave danno a tutta l’Isola. In quella Tabella infatti era previsto che confluissero tutte le poche risorse destinate alle imprese.
Su questo punto, così come su altre criticità, a seguito delle nostre proteste e della sensibilità mostrata in Commissione Bilancio da tutti i gruppi politici rappresentati, si è pervenuti ad una cancellazione dell’impostazione iniziale.
E’ stato, inoltre, approvato l’emendamento dei “Quattro Mori”, da noi sostenuto, per l’eliminazione del doppio conteggio del Patto di Stabilità per gli Enti Locali.
Come auspicato da Rete Imprese Italia, bisogna continuare a perseguire e condividere l’obiettivo di ottenere l’adeguamento del Patto in logica continuità con gli obiettivi conseguiti con la già nota “vertenza entrate”. Tuttavia non essendo possibile “sforare” il Patto in assenza di accordo con lo Stato ( o di pronunciamento giudiziale), è assolutamente più opportuno lasciare alla Giunta la valutazione sulle priorità che man mano si paleseranno sia sulla competenza che sulla cassa.
Rete Imprese Italia – Sardegna ribadisce, comunque, che sarebbe più opportuno indicare criteri di priorità della spesa che privilegino, all’interno delle risorse effettivamente spendibili, gli interventi più efficaci per lo sviluppo e l’occupazione indicati nel precedente documento, presentato alla Commissione Bilancio.
Si prende atto con preoccupazione che la Regione ignora gli spazi sul Patto offerti dal Decreto Legge Pagamenti.
Mentre la Regione Lazio è riuscita ad avere un allargamento pari a 2,3 miliardi, l’Amministrazione Regionale Sarda non ha neanche presentato domanda.
La questione dell’IRAP
Su spinta delle Scriventi Associazioni, il Consiglio Regionale, grazie all’iniziativa dell’opposizione ed alla condivisione della maggioranza, ha iniziato un importante processo di defiscalizzazione delle tasse regionali .
L’abbattimento del 70% dell’IRAP è una scelta intelligente ed innovativa che, con alcune modifiche nella sua messa a regime, potrà dare respiro ad una miriade di piccole imprese.
Rete Imprese saluta con soddisfazione questo primo passo associato all’alleggerimento verso gli enti locali che, con le economie potranno effettuare interventi di manutenzione ed efficientamento energetico delle scuole superiori.
Un doppio effetto positivo, quindi, per le piccole imprese del settore edile, installazione ed energia.
Il beneficio diretto sarà di 190 milioni di euro che, nel medio periodo, potranno generare un aumento del PIL pari a circa 600 milioni.
Si tratta ora di procedere immediatamente verso gli atti di carattere amministrativo (modifica convenzione con Agenzia Entrate e confronto con il Governo) che consentano di rendere efficace la norma per il 2013 e di evitare eventuali impugnazioni da parte dello stesso Governo.
L’esperienza della “Vertenza Entrate” insegna che senza questo lavoro a valle della norma, tutto potrebbe risultare inutile.
Gli interventi urgenti per lo sviluppo e l’occupazione.
Tra gli interventi da noi richiesti è stata approvata una posta finanziaria (5 milioni), ancora insufficiente, per i fondi di Garanzia dei Confidi dell’Artigianato, del Commercio, Turismo e dei Servizi.
E’ un primo segnale, ma troviamo gravissimo far calare fino al 60% tali disponibilità, specie in questo momento di crisi e, soprattutto, attuare inaccettabili sperequazioni tra Consorzi Fidi dei settori produttivi, non giustificati né dal volume dei finanziamenti assistiti né dallo stock delle garanzie prestate.
E’ stata inoltre approvata, su iniziativa dell’opposizione, l’estensione dei benefici della Legge 949/52 al settore commercio e servizi. Questa positiva risposta dovrà essere accompagnata immediatamente da un’azione amministrativa che dia gambe al provvedimento. Così come da un finanziamento adeguato che, per ora, è stato negato.
Eppure, basti considerare che 65,02€ di contributo erogato ai sensi della citata legge realizzano 1.000,00€ di investimenti, con positive ricadute anche sulla creazione di nuovi posti di lavoro.
Moltiplicatori che dovrebbero indurre la Giunta Regionale a dotare lo strumento di adeguato stanziamento.
Si rende, inoltre, urgente recuperare alcuni stanziamenti previsti per la realizzazione dei Distretti Economico Territoriali del Commercio, intesi come “polarità” di attività commerciali, artigianali, turistiche, servizi ecc., che facevano parte del Collegato e che dovranno necessariamente trovare immediata accoglienza in un nuovo provvedimento legislativo.
Nessun altro tra gli interventi necessari proposti è stato consentito dalla Giunta Regionale, nonostante avessimo puntualmente segnalato poste finanziarie credibili di copertura e fossero stati presentati in Consiglio emendamenti di accoglimento di diverse nostre proposte.
Gli Interventi di scarsa efficacia e di dubbia praticabilità
Nella Manovra sono rimasti, nostro malgrado, alcuni interventi che riteniamo dei veri e propri sprechi, con un impatto rispetto agli obiettivi quasi nullo.
Sulla Flotta Sarda, riteniamo che la Regione, prima di compiere qualsiasi passo, debba confrontarsi con le nostre Associazioni per farci capire il beneficio reale possibile. Come in passato esprimiamo le più ampie riserve sull’utilità dello strumento.
Lo stanziamento di 11 milioni di euro sui pagamenti degli interessi per i debiti commerciali della P.A., vista anche l’inerzia della Regione nell’attuazione del Decreto 35 risulta non necessario.
Sul Reddito di Comunità fatto con la moneta complementare , confermiamo il nostro giudizio negativo, mentre si è convinti, peraltro, che la misura vada sperimentata a favore delle sole imprese e lo stanziamento sufficiente sia nell’ordine € 3 milioni.
Conclusioni
Il giudizio di Rete Imprese Italia sulla Manovra Finanziaria 2013 è, quindi, parzialmente positivo, soprattutto per come la Manovra era stata inizialmente avviata, e specie per ciò che riguarda quella che potremmo definire “la rivoluzione dell’IRAP”.
A nostro parere bisogna seguire questa strada per proporre, a partire dalla prossima ed auspicata “variazione di Bilancio”, un percorso che ritorni con forza verso interventi a favore delle Imprese e dell’occupazione. Questa è la nostra vera Zona Franca.
Rete Imprese lavorerà in queste settimane per l’attuazione degli altri interventi che aprano spiragli positivi all’economia, e per spostare verso le imprese i circa 25 milioni di euro che ancora oggi sono stanziati per azioni non ritenute valide e prioritarie, soprattutto nell’attuale drammatica situazione per le imprese e per l’occupazione.