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Sardegna, linea dura contro il commercio abusivo

Creato il 05 ottobre 2015 da Alessandro Zorco @alessandrozorco

Il commercio abusivo è un fenomeno di proporzioni enormi che produce un danno enorme alla nostra economia. Si stima che in Sardegna su ogni attività regolarmente registrata, cioè su ogni azienda iscritta alla Camera di Commercio che paga regolarmente le tasse, ce ne siano almeno 1,2 abusive. Per arginare questo fenomeno dilagante da anni è stato firmato oggi alla Prefettura di Cagliari un Protocollo d'intesa contro la merce contraffatta e la vendita abusiva che dovrebbe essere un primo concreto passo verso un ritorno alla legalità nel settore.

Preso atto del danno economico che penalizza le imprese in regola, le Prefetture di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, l'Ufficio Scolastico Regionale, l'Anci, i Comuni di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Carbonia, Iglesias, Sanluri, Villacidro, Lanusei, Tortolì, Olbia, Tempio Pausania, l'Ufficio Regionale Scolastico, l'Anci Sardegna e i presidenti di Unioncamere, Confcommercio, Confesercenti, CNA e Confartigianato hanno deciso firma di usare il pugno duro e, si legge in una nota della Confesercenti "dare una svolta al lassismo finora ha permesso al mercato nero di espandersi a macchia d'olio in ogni settore".

Le proporzioni del commercio abusivo

Sardegna, linea dura contro il commercio abusivo

Il mercato nero, si legge in una nota della Confesercenti Sardegna, non è infatti rappresentato solo dalla merce contraffatta, ma anche "l' ambulantato dilagante che ormai è diventato l'alternativa alla carenza di lavoro e l' abusivismo delle professioni che è diventato ormai la prassi soprattutto nel settore estetico e nella ristorazione. Tutto ciò non soltanto toglie una buona fetta di introiti ai commercianti regolari, ma anche alle casse dello Stato e quindi anche su tutti i cittadini su cui viene ridistribuito il mancato gettito.

" Stamattina c'era tanto entusiasmo nel vedere la partecipazione e la volontà alla collaborazione da parte di tutti - ha commentato Marco Sulis, presidente di Confesercenti Sardegna - la lotta alla contraffazione e all'abusivismo deve partire anche dalla prevenzione e la formazione dei giovani in tal senso ci sembra un'ottima idea, certo è che alle firme e alle buone intenzioni devono seguire i fatti e ridare ordine in tutti i settori del commercio ".

Se finora i controlli hanno toccato soprattutto chi è regolare, da ora in poi le Forze dell'Ordine e la Guardia di Finanza avranno uno strumento di collaborazione in più per far emergere e arginare questa piaga sociale - sottolinea Confesercenti Sardegna -. Vigilanza più stretta, controlli, campagne di sensibilizzazione, formazione dei giovani nelle scuole e delle piccole e medie imprese, collaborazione con le organizzazioni no profit per attivare percorsi di legalità per migranti e disagiati sociali. Queste le tematiche che coinvolgono tutte le parti.

" Dobbiamo comunque essere tutti consapevoli che qualsiasi intervento normativo e/o regolamentare o qualsiasi accordo si voglia prevedere o fare per il comparto commerciale, verrà comunque vanificato dall'assenza cronica di controlli concreti sul fronte dell'abusivismo - commenta il Direttore Regionale di Confesercenti Gian Battista Piana -. Il fenomeno dell'abusivismo, infatti, ha assunto dimensioni talmente importanti da creare danni al comparto in misura non inferiore a quanto possa fare la stessa crisi dei consumi. La palla ora è in mano alle amministrazioni comunali che più di tutti, se solo volessero, e sottolineo il volessero, hanno gli strumenti per incidere in modo serio sul fenomeno."

Di fatto i dati, seppur mai definitivi in quanto non è facile "contare" quanti sono realmente gli abusivi, laddove si è potuto appurare il fenomeno, rivelano una situazione drammatica, segno che finora qualcosa forse è stata fatta in modo sbagliato. " Su ogni attività regolarmente registrata, ce ne sono almeno 1,2 abusive - aggiunge Piana- è purtroppo un dato reale e alcune denunce stanno già per partire dai nostri uffici. E la speranza è che proprio alla luce della sottoscrizione del protocollo d'intesa finalmente chi denuncia venga ascoltato e vengano presi provvedimenti seri e immediati ".

Redazione Blogosocial

Sardegna, linea dura contro il commercio abusivo

Alessandro Zorco è nato a Cagliari nel 1966. E' sposato e ha un figlio. Laureato in Giurisprudenza è giornalista professionista dal 2006. Ha lavorato con L'Unione Sarda e con Il Sardegna (Epolis) occupandosi prevalentemente di politica ed economia. E' stato responsabile dell'ufficio stampa dell'Italia dei Valori Sardegna e attualmente è addetto stampa regionale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Dall'aprile 2013 è vicepresidente regionale dell'Unione Cattolica Stampa Italiana e dal 2014 è nel direttivo del GUS Sardegna.


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