Pensavamo fosse notizia da prima pagina e che fosse persino superfluo darne annuncio, ma invece scopriamo che ne parlano solo i giornali sardi, con l’eccezione di qualche blog. Corriere e Repubblica… non una parola, da martedì scorso. Martedì a Porto Torres un incidente – al molo E.on di Fiume Santo – durante le operazioni di scarico, ha portato allo sversamento in mare di diecimila tonnellate di olio combustibile. I danni sarebbero più gravi di quanto ipotizzato nelle prime ore del disastro. Oltre alle preoccupazioni per le ripercussioni ambientali della marea nera sarda, crescono i dubbi sulle costruzione di quello che sarà il più grande deposito costiero di idrocarburi.
Stamattina i sindaci di Sassari, Porto Torres e Sorso, insieme ad una delegazione diE.On ed ai vertici della Capitaneria di porto di Porto Torres si sono riuniti ad un tavolo tecnico convocato d’urgenza dall’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Denegri.
Un guasto meccanico, all’origine del disastro, occorso durante un’operazione di scarico della nave cisterna Esmeralda al molo E.on di Porto Santo, dunque un incidente grave provocato da normale routine.
Per i vertici di E.on il guasto meccanico nella linea di drenaggio del collettore manichette posizionato all’interno della banchina, era imprevedibile.