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SARDEGNA UNO TV: 13 licenziati

Creato il 04 febbraio 2014 da Lacagliaritana

SARDEGNA UNO TV: 13 licenziati

Sardegna Uno licenzia 13 lavoratori. Sciopero generale in vista

Una giornata di sciopero di tutte le realtà informative sarde: questa una delle ipotesi emerse durante l’incontro tra Assostampa e lavoratori e tecnici di Sardegna Uno Tv. Dall’azienda sono state avviate le procedure per la messa in mobilità di 13 dipendenti dell’emittente, praticamente la metà esatta del comparto lavorativo. Il sindacato: “Respingiamo con forza questi licenziamenti, lunedì ci sarà un direttivo straordinario per discutere di questa dolorosa vicenda”.

CAGLIARI -  Il passo compiuto dalla direzione di Sardegna Uno sembra correre dritto verso la chiusura definitiva dell’emittente: la lettera inviata dai piani alti di via Venturi è fin troppo chiara. Il succo del contenuto è multiplo: “Sardegna Uno vive una fase di difficoltà, i dipendenti hanno rifiutato qualunque forma di dialogo, ma gli editori tengono a rassicurare gli utenti e soprattutto gli investitori sul futuro dell’emittente”. Tutto stona, però, con le tredici raccomandate inviate a cinque giornalisti, quattro cameraman (cioè tutti gli operatori interni che si occupano delle riprese video), due lavoratori dell’area produzioni, uno dell’area amministrativa e uno dell’area tecnica. Il primo faccia a faccia per discutere sull’avvio della mobilità dei dipendenti della tv privata sarda è previsto lunedì, presso lo studio di Giuseppe Macciotta, avvocato dell’azienda. Ma i lavoratori della tv, i sindacati e soprattutto l’Assostampa promettono battaglia. E all’orizzonte c’è l’idea di uno sciopero generale di tutti i lavoratori delle realtà isolane dell’informazione, lunedì, e l’occupazione pacifica della sede di Sardegna Uno.

“Faremo tutto ciò che la legge ci consente per rispedire questi licenziamenti al mittente e per spezzare una folle logica para imprenditoriale per cui al mattino si è sovietici per riempire bilanci cigolanti, mentre la sera si buttano a mare i lavoratori”, dice Celestino Tabasso, nel direttivo dell’Assostampa sarda. Dalla Cgil parla Roberto Camarra: “La nuova azione della società non ci sorprende, bisogna aprire un dialogo a tutti i costi. Più volte l’abbiamo cercato con i nuovi editori dell’emittente, senza però ottenere mai risposta. E’ una lotta di dignità”. La Regione, intanto, appena venuta a conoscenza dei 13 licenziamenti, ha bloccato i 268.400 euro stanziati lo scorso 22 gennaio per acquistare dalla tv filmati da inserire nella Sardegna Digital Library. “Soldi pesanti per l’emittente, fortunatamente non arrivati, visto che gli editori non hanno fatto nulla per meritarsi la fiducia nostra e delle istituzioni”, afferma Pier Sandro Pillonca, del cdr interno della tv, “ci attendiamo una risposta ancora più forte dalla politica, serve capire cosa vuole fare per continuare a garantire quel pluralismo messo seriamente in forse con questi licenziamenti”. Allarga le braccia Giuseppe Giuliani, altro lavoratore di Sardegna Uno: “Purtroppo non c’erano alternative, i due anni di contratto di solidarietà erano scaduti. Il nostro futuro è quanto mai incerto”. Paolo Rapeanu

FONTE: http://www.sardegnaoggi.it/

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